FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Ha due sposi: nei guai per bigamia. Ma è assolta per “tenuità del fatto”

La filippina ha presentato il certificato di nozze ’doppio’

Donna accusata di bigamia: "Assolta per tenuità del fatto" (foto di repertorio)

Donna accusata di bigamia: "Assolta per tenuità del fatto" (foto di repertorio)

Bologna, 5 ottobre 2023 – Il triangolo non l’aveva proprio considerato. È quindi finita nei guai per bigamia una donna filippina di 44 anni, ma dopo due gradi di giudizio è stata assolta in appello per "particolare tenuità del fatto". Insomma, secondo matrimonio sì, ma non grave. Era l’aprile 2018 quando l’impu tata partorì una bambina all’ospedale Sant’Orsola. Al momento di dichiararne la nascita all’anagrafe, illustrò con serenità che il padre era suo marito, sposato l’anno prima nelle Filippine, allegando pure il certificato di nozze. Peccato però che al Comune lei risultasse ancora sposata con il primo marito, con cui si era unita in città nel 2013 e poi separata pochi mesi dopo. Lei stessa fece sapere all’anagrafe di essere in attesa del divorzio dal primo marito, ma di ritenere che avendo sposato il secondo all’estero, macava il confl itto.

L’attesa del divorzio però non significa divorzio, né la buona fede è sufficiente: per la legge italiana, la donna è bigama. Scatta la segnalazione d’ufficio dall’ufficiale di stato civile e si finisce a processo. L’imputata nel 2020 viene prosciolta per difetto di procedibilità (mancavano la richiesta da parte del Ministero di Grazia e giustizia, essendo il reato avvenuto all’estero, e la querela del primo marito), ma la Procura fa appello; pure la difesa della donna, con l’avvocato Felice Zaccone, fa ricorso, chiedendo l’assoluzione per mancanza di dolo.

Si arriva così a oggi. Quando, benché la Procura generale chieda otto mesi di condanna, la Corte assolve l’imputata. Con soddisfazione dell’avvocato Zaccone: "Nel 1529 il riformatore protestante Hatzer fu condannato a morte per bigamia; nello stesso periodo, Martin Lutero affermava che le donne hanno cosce larghe per stare sedute comode in cucina. Da allora la società è cambiata: la bigamia non è più punita con la pena di morte... Battute a parte, la decisione della Corte ci soddisfa e l’abbraccio liberatorio della mia assistita non ha prezzo. Probabilmente è la prima sentenza che dichiara non punibile per tenuità un caso di bigamia. La bigamia è punita severamente, fino a sei anni e non meno di uno. Sullo sfondo resta la domanda sull’attualità del bene giuridico protetto dal reato, cioè l’ordine monogamico del matrimonio, che nella società contemporanea risulta quanto mai sfumato. Così come risulta sproporzionato lo strumento penale dove la disciplina civilistica già consente di impugnare il matrimonio bigamo per nullità".