E in serata ancora tafferugli. Guerriglia in via Irnerio e rogo in via San Giacomo

Altri disordini durante il corteo degli antagonisti, circa trecento, in zona universitaria. I manifestanti hanno concluso la giornata di caos occupando ‘a oltranza’ Zamboni 38.

E in serata ancora tafferugli. Guerriglia in via Irnerio e rogo in via San Giacomo

E in serata ancora tafferugli. Guerriglia in via Irnerio e rogo in via San Giacomo

Bancali e vecchi divani dati alle fiamme e slogan contro la polizia. E poi ancora scontri e violenze. È partito così il corteo a conclusione di una giornata di tensione e sgomberi. La marcia dei circa 300 antagonisti, in strada per protestare contro l’esecuzione dei provvedimenti di sequestro dei due palazzi occupati da Plat e Cua in via di Corticella e viale Filopanti, è proseguita nel solco delle violenze che hanno caratterizzato tutta la giornata. Gli attivisti che, partiti da via San Giacomo, hanno attraversato la zona universitaria, in via Irnerio hanno di nuovo cercato lo scontro con la polizia, ribaltando in strada cassonetti e lanciando fumogeni e bottiglie contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con una carica. Il tutto, in mezzo ai bus fermi nel traffico, ai cittadini spaventati. Soddisfatti del caos generato, gli antagonisti hanno finito la serata andando a rintanarsi al 38 di via Zamboni.

Scene da guerriglia urbana, che da anni non si vedevano a Bologna. Il sindacato di polizia Fsp, con i segretari Valter Mazzetti e Gianni Pollastri, parla di "violenza pura, perché lanciare un cassonetto addosso a un poliziotto, colpirlo a calci e pugni, scagliare pietre e qualsiasi altra cosa è un reato e come tale va perseguito. E i poliziotti sono esausti: la loro è una quotidianità insopportabile e sarebbe ora che ci fosse una risposta adeguata a questa vergogna". Stessa posizione di Francesca Scarano del gruppo misto: "Assurdo vedere persone che stavano svolgendo le proprie mansioni costrette a subire i vili attacchi da parte di occupanti abusivi. In questa città c’è troppo dialogo con chi occupa da parte di componenti della giunta e del Consiglio comunale e questa continua ambiguità nel mai condannare ma anzi ‘comprendere’ e ‘giustificare’ fa male a tutta la città". Stefano Cavedagna, di Fratelli d’Italia, parla di una "città sotto scacco da parte dei centri sociali, con il silenzio complice della giunta Lepore, ormai del tutto sbilanciata sulla linea di Coalizione civica, che sostiene le occupazioni abusive". Matteo Di Benedetto della Lega, che plaude al lavoro della polizia, chiede infine che "chi occupa abusivamente debba rispondere delle proprie azioni".

Nicoletta Tempera

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