El Azzouzi: "Il gol? Ho solo pensato a colpirla"

Il centrocampista della nazionale marocchina è la carta a sorpresa nella prima senza Ferguson: "È stata la gara migliore della stagione"

Lo scatto simbolico dell’Eurogol in rovesciata di Oussama El Azzouzi, 23 anni a fine maggio: il pallone sbatte sul palo e poi si insacca in rete per lo 0-1 rossoblù (Fotoschicchi)

Lo scatto simbolico dell’Eurogol in rovesciata di Oussama El Azzouzi, 23 anni a fine maggio: il pallone sbatte sul palo e poi si insacca in rete per lo 0-1 rossoblù (Fotoschicchi)

Bologna, 23 aprile 2024 – È l’uomo che non ti aspetti, la mossa a sorpresa. E siccome Thiago Motta non ne sbaglia uno, non poteva che essere la mossa vincente: c’è la firma di Oussama El Azzouzi sull’impresa del Bologna all’Olimpico. E che firma. Anzi, che firme: perché l’olandese e nazionale marocchino, prima spariglia le carte del match con una rovesciata da far strabuzzare gli occhi, poi serve l’assist per il 2-0 di Zirkzee. Un deja-vu, anzi meglio. El Azzouzi vede l’Olimpico e segna: lo aveva fatto contro la Lazio, segnando il momentaneo 1-1, anche lì da uomo che non ti aspetti, davanti alla difesa al posto dello squalificato Freuler. Questa volta, invece, è titolare al posto di Ferguson, ma sempre letale. Con i giallorossi anche più che contro i biancocelesti: "Probabilmente abbiamo giocato la gara migliore della stagione. Comunque una tra le migliori". Temperamento, capacità di leggere il metro arbitrale e di non scivolare nel nervosismo quando gli avversari provano a trascinare la gara su binari rischiosi, abilità nel giocare al limite, di prendere la gara in mano. E pure quella di non tremare quando la Roma trova la giocata che riapre il match e, anzi, rimetterla con la testa sott’acqua. E poi c’è la perla di El Azzouzi.

Una perla che neppure lui trova le parole per spiegare: "Il mio gol? Ho visto Calafiori darmi la palla da sinistra, non so neanch’io a cosa ho pensato. Ma l’ho l’ho colpita molto bene". Impatto perfetto, prendendo d’infilata Mancini da una parte e Pellegrini dall’altra, in sforbiciata, con il piede ad altezza superiore alla testa degli avversari. Gesto tecnico e di valore atletico di altissimo spessore da parte del centrocampista, che ha poi riempito la partita di tanto altro.

E c’è tanto anche all’interno della seconda impresa stagionale dei rossoblù all’Olimpico: "È una vittoria importante, che ci fa provare belle sensazioni. Abbiamo fatto una grande prestazione, giocando contro un grande avversario". Il Bologna conferma una volta di più di essere una grande a pieno titolo di questa Serie A e vive la bellissima sensazione di essere ormai a tre passi dalla Champions e con un piede comunque in Europa. Soprattutto, però, si sente forte.

Parola di El Azzouzi: "Noi sapevamo cosa dovevamo fare in campo e l’abbiamo fatto". E il bello che i rossoblù hanno ormai la consapevolezza che, qualora riescano a proporre ciò che preparano, hanno buone probabilità di fare risultato, di trovarsi a meraviglia, quasi a occhi chiusi, come si suol dire: "Siamo un grande gruppo, tra noi c’è chimica fuori e dentro dal campo e in questa serata si è visto", conferma El Azzouzi, arma vincente per togliere spazi e pensieri a Pellegrini e Dybala dentro il campo e incartare così la Roma di De Rossi.

È anche con El Azzouzi che Thiago mette in scacco De Rossi: "E ora – chiosa El Azzouzi – proseguiamo pensando come sempre partita per partita". Una alla volta. Verso l’Europa e la Champions. Senza paura. È prestazione che vale doppio quella del centrocampista marocchino: perché una prestazione così, condita da gol e assist, nella prima del Bologna senza capitan Ferguson, racconta una volta di più la capacità del gruppo di non cambiare spartito, pur cambiando uomini. Vale una dimostrazione di forza ulteriore e un’ulteriore presa di coscienza in vista delle ultime cinque gare.

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