Elezioni, nuovo scontro: non c’è pace nel Pd

Il dem Ruggeri: "Bonaccini quando ha perso le primarie non ha creato divisioni". Abagnato, che sostiene Braga: "Mente sapendo di mentire

Elezioni, nuovo scontro: non c’è pace nel Pd

Elezioni, nuovo scontro: non c’è pace nel Pd

Ancora uno scontro nella sinistra di Casalecchio a poco più di due settimane dalle elezioni per il nuovo sindaco che succederà a Massimo Bosso. L’ultimo episodio è avvenuto martedì nella Casa della Conoscenza dove Matteo Ruggeri, candidato del Pd, presentando la candidatura di Stefano Bonaccin alle Europpee, si è lasciato andare a un paragone che sapeva di stoccata a chi, fra i dem, sostiene il suo avversario Dario Braga.

"Pur avendo perso il Congresso alle primarie contro Elly Schlein – ha affermato Ruggeri – Bonaccini non ha promosso nessuna divisione e ha continuato a lavorare per il Partito, mentre altri non hanno fatto così a Casalecchio". Tra i presenti, a sostenere la candidatura di Bonaccini, c’era Fabio Abagnato, attuale presidente della Film Commission dell’Emilia Romagna e, in passato, iscritto al Pd, e consigliere comunale a Casalecchio, e, da ultimo, sostenitore della lista Centrosinistra per Casalecchio che appoggia la candidatura del professor Braga.

"Ruggeri mente, sapendo di mentire – ha scritto Abagnato su Facebook – ossia tutti sanno che non saremmo in questa situazione se lui avesse voluto le primarie, e oggi, se le avesse vinte, sarebbe stato il candidato di tutti. Quindi la responsabilità della presenza di due centrosinistra alle elezioni è sua, dei suoi sostenitori quanto nostra. Ma se oggi si parla di contenuti con un rinnovato vigore è merito della nostra azione politica, che ha portato Dario Braga ad essere una opportunità ulteriore per Casalecchio e Matteo Ruggeri impegnato a nuove sfide programmatiche. Noi CentroSinistra per Casalecchio siamo convinti delle nostre scelte, siamo alternativi alla destra e impegnati a fare del nostro meglio".

Incidente chiuso? Macché. "Se non fossi stato io il candidato – dice Ruggeri, interpellato dal Carlino –: non sarei mai uscito per fare una lista con persone di destra. E solo perché il Pd ha deciso di mettere in campo una nuova generazione e non figure che hanno amministrato per decenni e responsabili di tutte le scelte che oggi contestano. L’8 e il 9 giugno si sceglie tra me e Pasquariello che è il candidato di Meloni e Vannacci. Ogni altro voto aiuta la destra".

Scuote la testa l’altro candidato sindaco, Dario Braga: "Da elettore del Pd – dichiara – trovo stravagante che un partito come il Pd, che ha eletto la segretaria nazionale con le primarie, poi quando arriva ad un Comune come quello di Casalecchio, lascia che decida la segreteria locale del partito".

Nicodemo Mele