ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Elisabetta Gualmini (Pd): "Bene il decisionismo del sindaco. Ma avrei esposto due bandiere"

L’eurodeputata dem, candidata del Nord-Est, punta al bis: "Vorrei consolidare il lavoro di questi anni". E sulle Regionali: "Il centrosinistra punti su un nome che sappia allargare. Le primarie? Da sempre favorevole".

Elisabetta Gualmini (Pd): "Bene il decisionismo del sindaco. Ma avrei esposto due bandiere"

Elisabetta Gualmini (Pd): "Bene il decisionismo del sindaco. Ma avrei esposto due bandiere"

L’eurodeputata Pd Elisabetta Gualmini, vicepresidente dei ’Socialisti e democratici’, candidata alle elezioni Ue nel Nord-Est, punta al bis. E nel pieno della campagna elettorale, interviene anche sulla decisione di Matteo Lepore di esporre la bandiera palestinese sul palazzo comunale. Una presa di posizione che sta facendo discutere. Anche nel Pd.

Gualmini, lei come giudica la presa di posizione di Lepore? "Apprezzo il sindaco per il suo decisionismo su tante questioni. E i massacri in Palestina di donne e bambini ci raccontano una reazione sproporzionata da parte di Israele, nonostante l’orrore dell’attacco terroristico del 7 ottobre. Probabilmente io avrei esposto entrambe le bandiere per rispetto anche agli ostaggi israeliani".

Le Europee si avvicinano. Se riuscirà a fare il bis quali saranno le sue priorità?

"Se eletta intendo consolidare il lavoro svolto in questi anni. Da una parte porterò avanti la difesa del lavoro, battendomi contro precarietà e diseguaglianze, dall’altro valorizzerò le piccole e medie imprese del Nord -Est, tra le quali quelle del settore della ceramica. Un altro dossier che mi sta a cuore è quello dell’agricoltura: spero di raccogliere il testimone del collega Paolo De Castro".

Passiamo agli obiettivi del Pd: Stefano Bonaccini stima che supererà il 20 per cento...

"Vedo un vento a favore. Anche perché il nostro elettorato è più europeista rispetto ad altri partiti. Sono ottimista".

Rispetto alla politica verde della Ue, dalle auto elettriche alle misure sulle case green, qual è la sua posizione?

"Molto pragmatica. Le norme europee vanno declinate sulla base delle esigenze delle nostre imprese e dei nostri lavoratori: spingere in maniera troppo ideologica sulla transizione ecologica non va bene. Ok alla sostenibilità ambientale, ma ci vuole anche quella sociale ed economica. Contro il negazionismo e la propaganda della destra non servono tifoserie, ma ci vuole buonsenso".

Quando sono state compilate le liste Pd ci sono state alcune polemiche...

"In Europa, essendoci le preferenze, conta metterci la faccia. Io vado fiera della direttiva (di cui è stata relatrice, ndr) sui lavoratori delle piattaforme digitali che regola l’uso degli algoritmi: riguarda 32 milioni di addetti...".

A breve si aprirà il dossier Regionali. Il centrodestra pensa a un candidato civico e nel Pd girano vari nomi. Qual è la ricetta giusta per il centrosinistra?

"La destra ha imparato la lezione del 2020 e prevede che profili civici e moderati siano più insidiosi per il centrosinistra, rispetto a candidati spiccatamente politici. Penso siano elezioni delicate, con pezzi di elettorato delle aree interne spostati a destra. Per questo mi auguro che per vincere questa regione dopo i risultati importanti di Bonaccini si farà di tutto per avere profili che allargano il consenso".

Primarie sì o no?

"Sono sempre favorevole alle primarie. E quindi se ce ne sarà bisogno non vedo perché non farle".