"Entro il 2030 emissioni da traffico ridotte del 40%". Nel futuro della metropoli c’è la rete tranviaria

Gli itinerari per ridurre il trasporto su gomma: da Borgo Panigale al Pilastro da Corticella a San Lazzaro .

A Bologna è in corso la progettazione della rete tranviaria, che prevede la sostituzione delle linee urbane di autobus con 4 linee di tram. Nel 1870 si discuteva sull’introduzione dei tram e, qualche tempo dopo, il progetto venne realizzato, ma eliminato nel 1963. Di recente il Comune ha lavorato per riattivare questo mezzo pubblico nelle nostre strade. Una scelta che ha aperto un ampio dibattito fra i cittadini. Il ritorno del tram è stato anticipato da un’ampia riflessione sul futuro del territorio.

Una città metropolitana ha tanti obiettivi, come la lotta al cambiamento climatico, il miglioramento della qualità dell’aria e dell’ambiente urbano e l’aumento della sicurezza stradale. Per il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) bisogna ridurre le emissioni da traffico del 40% entro il 2030 e per farlo Bologna ha deciso di prevedere una nuova rete per il Trasporto Pubblico Metropolitano.

La linea inizia a Borgo Panigale, segue la via Emilia fino al centro città, tocca la stazione Centrale e raggiunge il capolinea in Fiera e il Pilastro. L’altra linea: zona Nord Corticella, centro, via Emilia fino a San Lazzaro. Ma perchè il tram sarebbe il mezzo più adatto? La ragione sta nell’impossibilità di potenziare il sistema di trasporto su gomma e l’impossibilità, a causa della ricchezza di reperti archeologici nel sottosuolo, di costruire la metropolitana.

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