Europee, Schlein punta sui fedelissimi. Corrado in pole come capolista Pd

Collegio Nord Est, la consigliera per il Clima di Elly verso il primo posto in lista. Bonaccini al bivio

Elly Schlein assieme ad Annalisa Corrado, che nella segretaria nazionale dem ha la pesante delega politica all’Ambiente e al Clima

Elly Schlein assieme ad Annalisa Corrado, che nella segretaria nazionale dem ha la pesante delega politica all’Ambiente e al Clima

Bologna, 27 marzo 2024 – Prima di metà aprile non si avranno comunicazioni ufficiali, ma sibilano sempre di più gli spifferi che vorrebbero Annalisa Corrado come capolista del Pd alle imminenti elezioni europee, nella circoscrizione Nord-Est che comprende anche l’Emilia-Romagna. Un nome nuovo nel più recente risiko legato alle candidature dem, ma anche un profilo che segue una logica inappuntabile nel pensiero di Elly Schlein. Della quale, l’ecologista Annalisa Corrado, è una vera e propria ‘legionaria’, visto che è stata nominata l’anno scorso responsabile per la Conversione ecologica, Clima, Green economy e Agenda 2030 del Partito Democratico. Un influente membro della segreteria che sarebbe pronto al grande salto. In un luogo, l’Europa, dove già l’attuale segretaria nazionale del Pd aveva combattuto le stesse battaglie.

Gli spifferi ultimamente sono diventati mezze ammissioni da fonti dem, la candidatura di Corrado è più che probabile ormai. Non al Centro, per lei che è romana. Perché se c’è un caos vero, c’è proprio in quella circoscrizione, dove per un posto al sole sgomitano Nicola Zingaretti, ex segretario e governatore del Lazio, ed altri tra cui Dario Nardella (sindaco di Firenze a fine mandato) e la schleiniana Camilla Laureti. Per blindare l’elezione dell’ingegnera meccanica Corrado servirebbe quindi la testa di lista altrove, e l’area Nord-Est, già complicata di suo, potrebbe essere quella giusta. Una candidatura quasi civica che blinderebbe lei, ma che scombinerebbe i piani di altri. Chi non dipende da Annalisa Corrado è sicuramente Stefano Bonaccini, che non ha ancora deciso se candidarsi o no. Di certo, mancherebbe ancora quell’esplicita richiesta che Schlein, ragionano fonti da ambienti romani, avrebbe dovuto inoltrare con un po’ di passione al governatore. La richiesta di farsi portatore di un traino, un’investitura da capolista con un ruolo di primo piano. Per ora niente di tutto questo sarebbe successo, e il governatore sta riflettendo. Sembra avere minore forza, oggi, la possibilità che possa candidarsi anche non da capolista. A giorni però le cose dovrebbero essere più chiare. Bonaccini, qualora decidesse di scartare l’ipotesi Europa, potrebbe poi candidarsi a future suppletiva per il Parlamento. Ma è tutto ancora da vedere.

Schlein intanto è stata investita dalla sua segreteria, che ha detto sì all’unanimità alla sua candidatura alle Europee. La segretaria rifletterà in che forma farlo, a oggi pare più probabile che possa candidarsi o all’interno della lista, oppure come ultimo nome. Quest’ultima sarebbe principalmente una mossa d’immagine, così Elly renderebbe chiara la sua ‘semplice’ volontà di spingere il partito. Nel Nord Est, a quel punto, si potrebbe avere Corrado capolista, poi Alessandro Zan, Elly Schlein e Stefano Bonaccini. Tutte ipotesi, sia chiaro, ma i nomi sul tavolone delle candidature oggi sono questi. Se davvero anche Bonaccini dovesse candidarsi, sarebbe più complicato il percorso per una delle due europarlamentari uscenti, la prof Elisabetta Gualmini (candidatura probabile, dipende anche da quello che fa Bonaccini) e Alessandra Moretti (candidatura sicura). Solo una delle due a quel punto potrebbe farcela, considerando che cinque anni fa furono solo quattro gli europarlamentari dem eletti nella circoscrizione (Calenda, De Castro, Gualmini e Moretti). La veneta Moretti a Bologna può beneficiare del robusto apporto dell’area legata ad Andrea De Maria, mentre un’altra candidata – con meno possibilità di elezione con così tanti briscoloni in campo, ma nulla è scontato –, la modenese Giuditta Pini, potrà contare in un supporto eterogeneo sotto le Torri, nel gruppo c’è anche l’area di Luca Rizzo Nervo. Tra i candidati bolognesi, infine, dovrebbe esserci anche il consigliere regionale Antonio Mumolo.

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