"Evasione fiscale?. No, norma forzata"

Il professor Carinci respinge le accuse di evasione fiscale nei confronti di Marco Astorri, sottolineando la mancanza di prove e criticando la presunzione di colpevolezza della Finanza.

"Rigettiamo in toto la contestazione mossa dalla Finanza, che si fonda su una lettura assolutamente forzata della normativa". Così il professor Andrea Carinci, difensore del patron di Bio On Marco Astorri, replica alla notizia sulla verifica per 20 milioni di redditi "che si sostiene evasi dal mio assistito: si suggerisce l’opportunità di tassare delle somme incassate da Astorri come se fossero ‘proventi da reato’. Peccato che la colpevolezza di Marco Astorri non sia ad oggi stata provata", con il processo "nel pieno dell’istruttoria dibattimentale, e nel quale non sono ancora neppure stati ascoltati i consulenti tecnici della difesa. E ancora: si ricorda, ed è vero, che le somme contestate sono state tassate all’epoca al 26%, ma non si dice che sono state già pagate. Una contestazione, quella della GdF, che si basa su una singolare ‘presunzione di colpevolezza’ a processo in corso che ci accingiamo a contestare".