BENEDETTA DALLA ROVERE
Cronaca

Ex Mercato San Donato a Bologna, arte e live per la rinascita

Un centro culturale al posto degli spazi commerciali: fine dei lavori nel 2026. Ma il cantiere ’sfratta’ l’orchestra Senzaspine: "Manca ancora la nuova sede"

Ex Mercato San Donato, via ai lavori per la sua rinascita

Ex Mercato San Donato, via ai lavori per la sua rinascita

Bologna, 11 marzo 2023 – È un inizio velato da un po’ di amarezza quello dei lavori dell’ex Mercato San Donato, che prenderanno il via a luglio e trasformeranno quegli spazi in un nuovo polo culturale polifunzionale. L’opera, progettata dallo Studio77 di Torino, verrà ultimata entro i primi mesi del 2026.

Per realizzarla "verranno impiegati 4,5 milioni di euro di fondi in parte europei e in parte comunali", spiega il sindaco Matteo Lepore, sottolineando come nei nuovi laboratori artistici, sale per la musica, coworking e spazi all’aperto "proseguiranno attività culturali nel solco del lavoro dall’associazione Senzaspine", che nell’ex mercato rionale si era insediata nel 2015 dopo aver vinto il bando Incredibol. E che, ora, sarà costretta ad un trasloco forzato. Musica e creatività, però, resteranno di casa anche nel "nuovo polo culturale nel quartiere San Donato e San Vitale, già ricco di iniziative a cui presto si aggiungerà anche il Museo dei Bambini e delle Bambine che stiamo realizzando", assicura la delegata per la Cultura, Elena Di Gioia.

A presentare il nuovo spazio nel dettaglio ci hanno pensato l’assessore ai Lavori pubblici, Simone Borsari, la presidente del quartiere Adriana Lo Cascio, Simone Stella, dirigente del settore Lavori pubblici del Comune e l’architetto Elena Rionda che ha firmato il progetto. L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo fabbricato su tre livelli, pensati come 3 parallelepipedi sfalsati tra di loro, a cui si aggiungerà un’arena all’aperto con una gradinata per 280 spettatori.

L’edificio consumerà quasi zero di energia (Nzeb) e sarà dotato di tetto verde e di un sistema fotovoltaico in copertura. Novità accolte con "un po’ di nostalgia" da Tommaso Sardi, presidente dell’associazione e direttore dell’orchestra Senzaspine. "L’abbattimento del mercato, da un lato per noi è un forte dispiacere, perché è la casa dove per 8 anni abbiamo coltivato sogni e il futuro dei bambini della nostra scuola di musica. Dall’altro lato, siamo contenti che la nostra attività abbia trasformato anche nell’immaginario un mercato in un centro culturale".

Adesso, però l’associazione Senzaspine dovrà cercare "una nuova casa", che non sarà nel quartiere San Donato dove comunque resterà un presidio. "Insieme al Comune stiamo cercando gli spazi adatti – conclude Sardi – . Spazi che ad oggi non abbiamo ancora individuato".