Fanin, 75 anni dopo: "Memoria condivisa: il suo messaggio di pace ha aiutato i più deboli"

Il ricordo del sindacalista cattolico ucciso nel 1948 dai comunisti. La messa del cardinale Zuppi. Presente anche il ministro Piantedosi.

Fanin, 75 anni dopo: "Memoria condivisa: il suo messaggio di pace ha aiutato i più deboli"

Fanin, 75 anni dopo: "Memoria condivisa: il suo messaggio di pace ha aiutato i più deboli"

"Non abbandoniamo i nostri cuori all’odio". Sono parole del cardinale di Bologna e presidente della Cei Matteo Maria Zuppi durante la messa a suffragio di Giuseppe Fanin celebrata ieri mattina nella Collegiata di San Giovanni in Persiceto. "Dobbiamo sempre essere attenti – ha detto ancora il cardinale nell’omelia – a qualunque segno di violenza ed intolleranza. Quella che spense la vita del giovane Fanin quella che ancora tanto può segnare la vita delle persone". Ieri infatti a Persiceto si è tenuta la commemorazione a 75 anni dalla tragica morte del sindacalista cattolico persicetano che ha visto la partecipazione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Fanin fu barbaramente ucciso a bastonate la sera del 4 novembre del 1948. Il giovane sindacalista cattolico, 24 anni, impegnato nel sostenere il lavoro dei braccianti agricoli fu aggredito nelle campagne persicetane mentre rincasava in bicicletta, da tre militanti comunisti. Tra le mani aveva il rosario. Alla celebrazione, a cui hanno partecipato i parenti di Fanin, oltre a Piantedosi erano presenti il prefetto di Bologna Attilio Visconti, il senatore Pier Ferdinando Casini, l’ex ministro e presidente Ucid ed Emil Banca, Gianluca Galletti, il sindaco di Persiceto Lorenzo Pellegatti e quello di Sant’Agata Beppe Vicinelli. Dopo la celebrazione, nella sala consiliare del municipio si è tenuto l’incontro dal titolo ‘Giuseppe Fanin: cattolico e sindacalista, 75 anni dopo’. "Fanin lottava – ha detto Piantedosi – per il miglioramento dei braccianti agricoli. Quello che cambiava era la concezione del metodo. E lanciava un messaggio di pace riguardo la possibilità di poter colmare certi squilibri anche dialogando con le controparti".

Casini ha affermato che "ricordare, 75 anni dopo la morte, Giuseppe Fanin, ucciso dal furore ideologico dei comunisti del dopoguerra e ricordarlo assieme è il significato di una memoria condivisa". Galletti ha sottolineato: "Il senso di questa occasione è tutto al futuro. Oggi dobbiamo chiederci: cosa possono fare insieme le organizzazioni che si sono ritrovate qui? Come possono esprimere nel tempo e nei progetti concreti l’unità vissuta nel corso di questa giornata?". Sono poi intervenuti a seguire, Daniele Ravaglia, vicepresidente Confcooperative Terre d’Emilia, Fabio Gioli per Cisl area metropolitana Bologna, Gilberto Minghetti per Mcl Bologna, Chiara Pazzaglia, presidente Acli Bologna, Daniele Magliozzi, presidente Azione cattolica Bologna e Marco Buscaroli di Coldiretti Bologna.

Infine, nel corso della mattinata, i lavoratori Fim Cisl della Marelli hanno incontrato Galletti per confrontarsi sulla situazione dello stabilimento di Crevalcore.

Pierluigi Trombetta

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