Filippo Graziani canta ’Per gli amici’

Stasera al Bravo Caffè l’omaggio al padre Ivan con otto inediti ritrovati. I concerti nei club.

Filippo Graziani canta ’Per gli amici’

Filippo Graziani canta ’Per gli amici’

Non è scontato che respirare musica fin dalla tenera età contribuisca a stimolare generazioni di virtuosi, ma quando accade, come nel caso di Paolo Jannacci che dal padre Enzo ha ereditato gesti e canzone e qualche volta impeto civile o di Angelina Mango a cui entrambi i genitori hanno trasmesso qualità ferrigne e sublimi ne sortiscono incanti di misura e di bellezza.

Comunicativa, fascino e un forte carisma l’ha trasfuso Ivan Graziani nelle corde sensibili del figlio Filippo che stasera al Bravo Caffè (ore 22) sfoglia in quartetto ’Per gli amici’, un album di otto inediti ritrovati assieme al fratello Tommaso in una vecchia valigia, riarrangiati e trascolorati in live dopo trent’anni. Suggestioni trasognate dell’artista scomparso nel 1997, da ’Lugano addio’ e ’Monnalisa’ a ’Pigro’ e ’Agnese’, alternati agli originali del leader (voce e chitarra) assecondato da Massimo Marchesi (chitarra) Francesco Cardelli (basso) e Stefano Zambardino (tastiere). Giovedì nello stesso club tocca alla Busking The Blues Band, venerdì alla Recover che ospita Nicola Bolognesi e sabato alla formazione della cantautrice Serena Zaniboni.

In Cantina Bentivoglio stasera Marco Ferri Quartet ospita Luca Filastro in quartetto; domani è la volta di Onofrio Paciulli che dirige Takin’ Off. Giovedì doppia esibizione: nel caveau di via Mascarella le luci si accendono sul Guglielmo Pagnozzi Quartet, mentre al Barrio, il nuovo spazio di Dumbo, esplodono le asimmetrie black di Jazzin’ Barrio, selezione musicale firmata Cantina Bentivoglio battezzata, Escamotage Jazz Trio Happy jazz. Sabato si potrà ascoltare del main stream senza spigoli che si alterna ad accelerazioni swing imprevedibili o dallo scat dilatato nell’esecuzione della Doctor Dixie Jazz Band, gruppo amatoriale più longevo al mondo in cui spicca il trombone di Checco Coniglio, fondato da Nardo Giardina nel 1952.

Tutt’altro scenario al Camera Jazz e Music Club di vicolo Alemagna, dove venerdì (ore 22) sfila il Venice Connection Quartet di due co-leader veneti di calibro europeo quali Davide Boato (tromba e flicorno) e Matteo Alfonso (pianoforte). Sabato Massimo Tagliata, pianista e arrangiatore, tra gli artisti più eclettici e innovativi della scena jazz italiana, dirigerà l’Accordeon Jazz 4et. Jazz e folk romagnolo in un mix visionario ad alto tasso di seduzione giovedì al Polpette e Crescentine nell’esecuzione delle Emisurela.

Gian Aldo Traversi