Fondazione Carisbo per il sociale. Borgo Digani, centro d’eccellenza

Nella struttura di Argelato i soggetti con disabilità psico-fisiche sono accompagnati verso l’autonomia. Dalle attività di accoglienza a quelle di ristorazione, la filosofia dell’iniziativa è la multidisciplinarietà.

Fondazione Carisbo per il sociale. Borgo Digani, centro d’eccellenza

Fondazione Carisbo per il sociale. Borgo Digani, centro d’eccellenza

Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e un agriturismo. Poi tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, con anche l’avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche (DSM-DP). Sono partite a pieno ritmo le attività nel Borgo Digani, inaugurato a dicembre dalla Fondazione Carisbo, che ha creato una realtà che dà risposta alla pluralità dei bisogni presenti, creando un’esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità a tutto tondo.

Un complesso multiservizi che è un luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, che risponde ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai servizi territoriali e Ausl, contrastando anche il rischio di isolamento per persone anziane e disabili. Il progetto è affidato alle cooperative sociali La Venenta, Agriconcura, Gesser e all’Associazione Opera di Padre Marella onlus.

"Individuare un soggetto altamente professionale e qualificante per la valorizzazione di questo progetto, posto al servizio della comunità più fragile, era lo scopo primario della procedura a suo tempo avviata, con la pubblicazione dell’avviso per raccogliere manifestazioni di interesse alla gestione di Borgo Digani – afferma Patrizia Pisani, presidente Fondazione Carisbo –. La società consortile di cui è capofila cooperativa sociale La Venenta ha fin da subito co-costruito concretamente con la Fondazione la realtà gestionale di Borgo Digani, condividendo l’opportunità di rendere il complesso sia dedicato a persone adulte con disagi psico-fisici sia un luogo che abbraccia tutta la comunità grazie all’agriturismo, agli eventi e alle prossime attività in programma nell’auditorium e negli spazi verdi esterni".

Parliamo quindi di "una comunità residenziale innovativa dal punto di vista socio-assistenziale con l’avvio di un’inedita sperimentazione in collaborazione con il DSM-DP, per il raggiungimento di gradi di autonomia maggiore - conclude la presidente -. Entrambe le opportunità vengono seguite e gestite da equipe multidisciplinari qualificate, che lavorano in modo integrato con i servizi del territorio".

La Comunità alloggio a media intensità al momento conta "undici utenti inseriti su 15 posti letto - spiega Chiara Ricciardelli, presidente e direttore generale di La Venenta - che auspichiamo di raggiungere entro il mese di maggio, aggiungendo così altri 3 operatori agli 8 che già lavorano a tempo pieno". A Borgo Digani c’è anche un operatore notturno, figura inserita grazie "alle condizioni di gestione previste dal bando promosso dalla Fondazione e si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogato a favore del benessere delle persone ospitate".

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