Furti a bordo dei convogli notturni. La Polfer ferma il ‘Lupin dei treni’

Un cinquantaseienne siciliano, definito il "Lupin dei treni", è stato arrestato alla stazione di Bologna dopo anni di furti sui treni notte. La polizia ferroviaria lo ha bloccato prima che potesse mettere a segno un altro colpo.

Lo hanno definito il Lupin dei treni. Abilissimo e scrupoloso, per anni il cinquantaseienne siciliano era riuscito a sfuggire alla polizia, mettendo a segno furti su furti nei vagoni dei treni notte. L’altra sera, però, il suo viaggio criminale è arrivato al capolinea: alla stazione di Bologna, il ladruncolo ha trovato la polizia ferroviaria ad aspettarlo. E, visto che aveva un rintraccio per scontare tre anni e otto mesi per un cumulo di pene, è stato bloccato prima ancora che potesse mettere a segno un altro colpo.

Gli agenti della squadra di polizia giudiziaria della Polfer bolognese, infatti, da qualche tempo erano sulle sue tracce, a seguito di più segnalazioni che erano arrivate loro dai colleghi di Ferrara, relative a furti e rapine improprie avvenuti a bordo dei treni. In particolare, stando a quanto ricostruito in corso di indagine, l’uomo era solito viaggiare sui convogli che coprivano la tratta tra Roma e il Friuli e tra Roma e il Veneto, per cui faceva anche il biglietto, per non essere distrurbato, nelle sue attività, dal capotreno. L’unico suo scrupolo era verificare l’assenza del personale di polizia, in servizio di scorta ai notturni. Anche l’altra sera, fermo sulla banchina della stazione centrale, osservava se sul treno che aveva scelto - un Intercity notte tra Roma e Trieste - ci fossero degli agenti. E così non ha fatto caso ai poliziotti in borghese che invece stavano osservando lui e che, visto che non doveva neppure essere a Bologna per un foglio di via dalla Città Metropolitana, lo hanno bloccato e controllato. Addosso gli è stata trovata una chiave quadra di quelle in uso al personale di Ferrovie, usata per aprire le porte degli scompartimenti ferroviari. Al termine degli accertamenti, il cinquantaseienne è stato arrestato e accompagnato alla Dozza, per scontare le condanne per i suoi reati su ‘rotaia’, commessi tra Bologna, Genova, Firenze, Trieste, Udine, Pordenone e Catania.

Nicoletta Tempera