Furti e rissa al Fermi occupato. Festa notturna con danni e caos. Ultimatum del preside ai ragazzi

Il dirigente Buonomo incontra gli studenti fino a tarda sera per convincerli a uscire: "Andate a dormire a casa, poi tornate di mattina e riprendete l’autogestione". La Digos al liceo.

Furti e rissa al Fermi occupato. Festa notturna con danni e caos. Ultimatum del preside ai ragazzi

Furti e rissa al Fermi occupato. Festa notturna con danni e caos. Ultimatum del preside ai ragazzi

Naviga in acque molto agitate l’occupazione al liceo Fermi. Al contrario di quella del Laura Bassi (solo la succursale di via Broccaindosso) dove, pare, aprirsi uno spiraglio nel dialogo scuola-studenti. Gli occupanti di via Broccaindosso hanno accettato di discutere, tra loro, la proposta del preside Michele Iuliano e di alcuni docenti di redigere insieme un ‘vero’ documento su cui ragionare per risolvere eventuali criticità o incomprensioni. "Sono fiducioso", si lascia sfuggire Iuliano.

Tutt’altra musica al Fermi dove la situazione è monitorata dalla Digos. Dopo il primo furto di alcuni cavi seguito da quello di altoparlanti e di una stampante 3D (questo a una prima ricognizione), la festona, organizzata nella serata tra mercoledì e giovedì, è sfociata in rissa.

"Ho visto un ragazzo con un occhio nero", confida il preside Fulvio Buonomo che, al netto di tutto, temeva proprio questo. "Adesso cominciano le preoccupazioni", è stata la sua prima frase pronunciata all’annuncio dell’occupazione.

Il dialogo con i ragazzi è sempre stato aperto anche se il tentativo dei professori di chiudere l’occupazione per avviare poi un confronto, è stato respinto al mittente. Ieri pomeriggio, spinto dalla rissa serale, dai furti e soprattutto dalla costante apprensione per la sicurezza dei suoi ragazzi, arriva la proposta del preside: a casa a dormire, poi se volete il giorno dopo ri-occupate. "Solo per la loro incolumità", ripete più volte Buonomo. Da lì sono scattate ore di confronto serrato. Prima gli occupanti tra di loro (che giusto per rasserenare il clima hanno postato un ‘Venite a scuola Rischiamo lo sgonbero’, con tanto di macroscopico errore ortografico). Dopodiché, allo scadere dell’ultimatum delle 19,30, con il preside che alle 21,30 era ancora in palestra sottoposto a raffiche di domande.

Oltre all’interruzione di pubblico servizio, ciò che più temono i dirigenti delle superiori che vengono occupate è proprio la notte. Basti pensare agli assalti violenti all’Ipsas Aldrovandi Rubbiani (due anni fa) o quello dello scorso anno, proprio ad aprile, ai licei Sabin e Copernico. Nel caso del Sabin, i ragazzi sconvolti tolsero l’occupazione, al Copernico, dopo un’intensa mediazione con la preside Fernanda Vaccari, si arrivò a una soluzione simile a quella del Fermi di ieri: a dormire a casa e di giorno autogestione.

fgs