Galleria d'Arte Maggiore di Bologna apre nuovo spazio a Parigi con mostra di Gio Ponti, un ponte tra arte e design italiano

La Galleria d'Arte Maggiore di Bologna apre un nuovo spazio a Parigi con una mostra dedicata a Gio Ponti, celebre architetto e designer italiano. L'esposizione include opere ispirate a artisti come Morandi e Melotti, creando un connubio perfetto tra arte, architettura e design.

La Galleria d'Arte Maggiore di Bologna apre un nuovo spazio a Parigi con una mostra dedicata a Gio Ponti, celebre architetto e designer italiano. L'esposizione include opere ispirate a artisti come Morandi e Melotti, creando un connubio perfetto tra arte, architettura e design.

La bolognese Galleria d’Arte Maggiore apre a Parigi un suo nuovo spazio. Un traguardo importante per una galleria conosciuta a livello internazionale per il suo impegno e la partecipazione a tutte le manifestazioni d’arte nel mondo, e in particolare per essere stata tra le prime a far conoscere in Oriente l’arte del nostro Giorgio Morandi. A Parigi il 24 aprile nel nuovo atelier è stata inaugurata la mostra di Gio Ponti, architetto e designer italiano che ha dedicato la vita a realizzare opere ispirate all’arte del nostro Paese. L’esposizione racchiude dei lavori ispirati a degli artisti che Ponti teneva in grande considerazione come Massimo Campigli, Giorgio Morandi e Fausto Melotti. Si ammireranno anche delle opere su carta eseguite dallo stesso Ponti di sua figlia Lisa Ponti e suo nipote Salvatore Licitra. Le opere dell’artista si inseriscono armoniosamente nello spazio della galleria parigina di boulevard Saint Germaingrazie, alla sua luminosità e calore dell’arredamento che coincide con la visione ideale dell’arte di Ponti, che ha saputo miscelare l’architettura ed il design in maniera perfetta. Al ricevimento di inaugurazione hanno partecipato, oltre ovviamente ad Alessia Calarota (nella foto con Gianluca Kenzo Chiavari), titolare della Galleria, il bel mondo parigino tra cui Fabrizia Caracciolo, David Textler, Vincent Darrè, Margherita Ruffo di Calabria.

Nicoletta Barberini

Mengoli