Gli ultimi giorni di Francesca nel suo cellulare

Si cerca nel cellulare la verità sulla fine di Francesca Migliano. Gli ultimi messaggi inviati e ricevuti dalla donna trovata...

Gli ultimi giorni di Francesca nel suo cellulare

Gli ultimi giorni di Francesca nel suo cellulare

Si cerca nel cellulare la verità sulla fine di Francesca Migliano. Gli ultimi messaggi inviati e ricevuti dalla donna trovata morta lunedì in via Cartoleria sono al setaccio dei carabinieri, che indagano per omicidio. Questo, nell’attesa degli esiti dell’autopsia, affidata dal procuratore Nicola Scalabrini al medico legale Paolo Fais, slittata a oggi. Francesca, 52 anni, viveva sola con il suo cagnolino. Lunedì, quando è stata trovata a quasi un mese dalla morte, era nel soggiorno, in abiti da casa. Nessun segno di effrazione, nessun elemento anomalo nell’abitazione, eccetto una scena fortemente contaminata, anche dalla presenza della bestiola.

"Era una donna autonoma, sempre gentile con tutti, molto socievole e brillante – la ricorda l’amico Giacomo Tabellini – . Nel quartiere era molto conosciuta, siamo rimasti tutti sconvolti dopo la notizia. Quando gestivo il Godot in via Cartoleria, lei veniva sempre insieme al suo cagnolino. Negli ultimi tempi ci eravamo persi, anche perché io non vivo più a Bologna quindi non c’era modo di incontrarsi come facevamo prima. Era una persona particolare, ma mai sopra le righe, un carattere esuberante, le piaceva molto stare in compagnia. Ci capitava spesso trovarci e bere del vino, ma anche in questo caso sapeva sempre quando fermarsi". La morte della cinquantaduenne ha sconvolto l’intero quartiere: "Prima era tutto diverso – spiega il ristoratore – se qualcuno non si vedeva per un giorno subito ci si chiedeva dove fosse finito. C’era più socialità e solidarietà tra le persone, non si moriva in solitudine. Mi mancherà la bella persona che era".

Chiara Caravelli