Greta Schoedl, dalle Due Torri alla Biennale

Greta Schoedl, artista austriaca di 95 anni, è stata selezionata per la Biennale d'Arte di Venezia. La sua carriera è stata un successo dopo la mostra alla Labs Contemporary. Il direttore artistico Pedrosa ha opzionato le sue sculture per il padiglione centrale.

Greta Schoedl, dalle Due Torri alla Biennale

Greta Schoedl, dalle Due Torri alla Biennale

Se non fosse che l’artista Greta Schoedl è sulla scena artistica da decenni – basta affacciarsi su piazza Maggiore domani per assistere alla replica della performance che fece a Bologna nel 1978, fotografata da Nino Migliori – potremmo dire che, da quando è ‘apparsa all’improvviso’ alla Labs Contemporary un anno fa con la mostra Il segno traccia del nostro vissuto, la sua carriera è andata velocissima, un razzo. L’ultima notizia, infatti, è che Schoedl, prossima ai 95 anni, è stata selezionata per la Biennale d’Arte di Venezia che si terrà dal 20 aprile. L’ha voluta il direttore artistico della sessantesima edizione Adriano Pedrosa, per la mostra principale Foreigners Everywhere, secondo uno slogan preso a prestito dal collettivo Claire Fontaine.

Alessandro Luppi di Labs Contemporary è felice di questa notizia, perché è stato il suo lavoro, la sua cura, a riportarci questa splendida artista austriaca che per tanto tempo è stato il best kept secret di Bologna, come si direbbe. Arrivata in città con Dino Gavina, poi divenuta sua moglie, Schoedl ha sempre lavorato al suo splendido mondo artistico che non esclude alcuna arte. Da poco si è aperta una nuova mostra alla Fondazione del Monte.

"Tempo fa – racconta Luppi – Greta Schoedl è stata segnalata a Pedrosa con tanti altri artisti, che poi è venuto a Bologna per andare a trovarla nel suo studio in piazza Aldrovandi e lì è successo il miracolo, l’ha voluta assolutamente e ha opzionato sue sculture di nuova produzione per il padiglione centrale". E aggiunge: "Greta è straniera in una città che l’accoglie da 70 anni. La sua poetica parla di terre, di persone e lo fa in tante lingue". Pedrosa ha opzionato dei marmi fra quelli che già avevamo visto in mostra lo scorso anno: erano cinque, oggi sono un altro capitolo, decorati con foglia d’oro, china, scrittura.

Benedetta Cucci