I turisti amano l’Emilia-Romagna "Più arrivi nonostante l’alluvione"

Sorpresa dal report dei primi sei mesi: quasi 5 milioni tra città d’arte, spiagge, terme e località collinari

I turisti amano l’Emilia-Romagna  "Più arrivi nonostante l’alluvione"

I turisti amano l’Emilia-Romagna "Più arrivi nonostante l’alluvione"

Sorpresa: il turismo emiliano-romagnolo viaggia con il segno più, con un aumento del 9,2% di arrivi e +4,3% delle presenze nel primo semestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E la Riviera, nonostante l’alluvione della prima metà di maggio, resiste: i primi sei mesi dell’anno si chiudono con un +2,1% sugli arrivi e con un lieve calo (-0,7%) sulle presenze rispetto al 2022. Il vero balzo lo fanno però le città d’arte, che segnano un incremento del 18,3% sugli arrivi e del 14,6% sulle presenze. Bene anche le terme (+4,5% gli arrivi e +6,7% le presenze), le località collinari (+8,3% e +4%) e i Comuni dell’Appennino (+4,5 e +1,5%). In termini assoluti, i primi sei mesi del 2023 in Emilia-Romagna fanno registrare 4.845.000 arrivi (3,6 milioni gli italiani e 1,2 gli stranieri) e 13,8 milioni di pernottamenti (10,1 milioni italiani e 3,8 milioni dall’estero). Si tratta di numeri che "non riescono ancora ad agganciare quelli del periodo pre-Covid", sottolinea la Regione: la forbice è -7,4% sugli arrivi e -6,7% sulle presenze rispetto al 2019. Per un vero bilancio, però, bisognerà aspettare la fine della stagione. Intanto, rileva ancora la Regione, "appare superata la battuta d’arresto che aveva riguardato soprattutto la Romagna, dopo l’avvio molto positivo di gennaio e soprattutto di aprile". In altre parole, commenta l’assessore regionale Andrea Corsini, "il turismo in Emilia-Romagna tiene nonostante le due alluvioni del maggio scorso. I numeri da gennaio a giugno sia per gli arrivi che per le presenze sono buoni e la stagione estiva, partita pienamente a luglio, sta riprendendo l’andamento positivo già annunciato a primavera. Da sottolineare i risultati più che positivi delle città d’arte, il costante incremento della montagna e la ripresa delle terme, settore che più aveva risentito della stagione pandemica".

Per quanto riguarda la Romagna, la Regione sottolinea "l’ottimo risultato di Rimini che regge l’intera Riviera quasi da solo", con circa 730.000 arrivi e 2,2 milioni di presenze, partendo da un parziale gennaio-aprile di +56% per gli arrivi e +33% sul 2022 che le hanno consentito di mantenere una variazione semestrale positiva nonostante il -20% di maggio e il -2,5% registrato a giugno.

Per Corsini si tratta di un "segno del buon esito della promozione messa in campo da Regione, attraverso Apt Servizi, ed Enit subito dopo l’alluvione e indirizzata soprattutto al mercato tedesco. Messaggi mirati che hanno messo anche in luce le capacità di una terra coraggiosa e ospitale da sempre. Ci auguriamo che l’andamento turistico nella seconda frazione dell’anno possa permettere il recupero di altri punti percentuali per avvicinarci ancora di più al periodo pre-pandemico, conclude l’assessore.