FRANCESCO MORONI
Cronaca

Il 25 aprile al Pratello. Muro di Fratelli d’Italia: "La festa va spostata. Basta con il solito caos"

Il capogruppo Cavedagna chiede di organizzare altrove la kermesse. "I residenti sono stanchi. Meglio un luogo diverso, come il Parco Nord". Anche Venturi (Lega) incalza il sindaco: "Serve un piano all’altezza"

Il 25 aprile al Pratello. Muro di Fratelli d’Italia: "La festa va spostata. Basta con il solito caos"

Il 25 aprile al Pratello. Muro di Fratelli d’Italia: "La festa va spostata. Basta con il solito caos"

Bologna, 31 marzo 2024 – Spider-Man arrampicato sul portone della Basilica di piazza San Francesco. Un’immagine che racconta molto dei tumulti e delle contraddizioni di uno degli appuntamenti più partecipati di tutto l’anno sotto le Torri: la Festa della Liberazione in via del Pratello (e dintorni). Una scena di appena due anni fa, ma che torna e ritorna nella mente dei bolognesi ogni anno, con l’avvicinarsi del 25 aprile. Poi i vespasiani a cielo aperto, la difficoltà per i residenti di tornare a casa propria, le complicazioni per l’accesso dei mezzi di soccorso, la distesa di rifiuti e bottiglie di vetro. Un calderone di problematiche che ha spinto Stefano Cavedagna, capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune, a depositare un ordine del giorno – a cui, venerdì, è seguito un intervento in Question Time – in cui si chiede di spostare altrove la fatidica festa organizzata da Pratello R’esiste.

"Mancano pochi giorni alle celebrazioni del 25 aprile e ancora non si sa nulla da parte del Comune, che si occupa dell’autorizzazione, circa l’organizzazione di Pratello R’esiste, evento che da troppi anni genera degrado, abusivismo e caos insopportabili in via del Pratello e strade limitrofe – chiosa Cavedagna –. Abbiamo chiesto con un odg di spostare la manifestazione in una zona periferica, lontano da abitazioni, in luoghi come il Parco Nord. Tutti gli anni i residenti sono costretti a rimanere chiusi in casa o ad andarsene fuori città per non assistere a uno spettacolo indecente".

Una soluzione secondo i meloniani, quindi, sarebbe delocalizzare la manifestazione a fine mese: "Si deve organizzare l’evento fuori dal centro urbano – conclude il capogruppo di FdI –, così che ci siano sicurezza, decoro e rispetto per i cittadini. La giunta Lepore è l’unica responsabile di come verrà gestita la situazione. E temiamo accadranno sempre le stesse scene, se non viene localizzata altrove".

Ma la Prefettura, da quanto filtra, sarebbe già al lavoro per capire come presidiare la zona e gestire la situazione in via del Pratello. Non solo: l’odg dovrebbe essere discusso in commissione a Palazzo d’Accursio soltanto il 18 aprile. "E, allora, ci sarà troppo poco tempo per ragionare su altre soluzioni", conclude Cavedagna.

Sul tema interviene anche Giulio Venturi, consigliere comunale della Lega, che al pari di Cavedagna ha chiamato in causa il sindaco durante l’ultimo Question Time di due giorni fa: "Il primo cittadino, come di consueto, non era presente in aula e invierà risposta scritta, ma i dubbi, dopo le scene di degrado a a cui abbiamo assistito gli scorsi anni, sono tanti – commenta Venturi –. Si sta valutando il numero chiuso come avvenuto in piazza Aldrovandi la sera di Halloween? Come verrà regolamentata la somministrazione di bevande alcoliche? Saranno messe in campo misure per contrastare i venditori abusivi? Saranno predisposti bagni pubblici per evitare urine e feci in ogni dove? Sarebbe ora che il Comune predisponesse un piano all’altezza e non lasciasse gli inermi residenti in mano a fiumi di giovani sballati".

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