Il caso del bimbo di due papà in Procura

La Prefettura risponde all’esposto Fratelli d’Italia: "Competenza non nostra". L’iscrizione all’anagrafe del piccolo mandata anche al Viminale

Il caso del bimbo di due papà in Procura

Il caso del bimbo di due papà in Procura

Il caso della registrazione del figlio di una coppia omogenitoriale a San Lazzaro finisce al Viminale e in Procura. Le Prefettura ha infatti risposto all’esposto di Fratelli d’Italia: Palazzo Caprara, dichiarandosi incompetente riguardo a un intervento diretto sul caso, ha però inviato tutto l’incartamento sia al ministero dell’Interno, sia alla Procura della Repubblica di Bologna, "al fine di consentire ogni e più opportuno intervento di competenza", si legge nell’atto firmato dal prefetto Attilio Visconti. "Nel far presente che in materia quest’Ufficio difetta di un controllo di tipo sostitutivo sugli atti dell’ente locale – precisa l’atto –, si comunica che sono stati richiesti alla sindaca dettagliati elementi di conoscenza". Isabella Conti aveva trascritto in Comune, a metà dicembre, la nascita del piccolo Noah, 16 mesi. I genitori sono due uomini.

Stefano Cavedagna e Alessandro Sangiorgi: "Apprendiamo con piacere che la Prefettura abbia informato il Viminale della presunta violazione del sindaco Conti e abbia coinvolto la Procura al fine di intervenire su quello che, a nostro avviso, è un vero e proprio atto illecito compiuto dalla Conti – spiegano i due dirigenti di FdI –. C’è una sentenza, chiarissima, della Corte di Cassazione, che vieta di trascrivere atti di nascita da utero in affitto. Per un motivo: se accettiamo di trascrivere questi atti, finiamo per accettare che venga praticata la barbara pratica dell’utero in affitto da parte di italiani all’estero. Siamo fiduciosi delle azioni che disporranno le autorità competenti. Conti dovrebbe revocare questo atto".

Isabella Conti predica tranquillità e dà un aggiornamento sul suo ‘carteggio’ con la Prefettura. "La Prefettura si è mossa in maniera impeccabile – spiega la sindaca –, sono atti correttissimi e noi stiamo collaborando dal primo momento. Palazzo Caprara ci ha chiesto un altro invio con le ragioni in fatto e diritto per le quali abbiamo ritenuto di dover fare la trascrizione. Trasmetteremo la relazione a breve. Non abbiamo infranto nessuna circolare: io sono contraria alla gestazione per altri, ma in questo caso bisognava assolutamente tutelare il minore".

Paolo Rosato