Il dolore dei genitori: "Sofia merita giustizia. Lotteremo per averla"

L’avvocato Speranzoni: "La famiglia è distrutta, ma anche determinata". Gli amici sui social: "Lasci un vuoto incolmabile, ci mancherai". .

Il dolore dei genitori: "Sofia merita giustizia. Lotteremo per averla"

Il dolore dei genitori: "Sofia merita giustizia. Lotteremo per averla"

Ora è il momento del silenzio e del dolore. Un dolore che attraversa le mura della casa dei genitori di Sofia Stefani, Angela e Bruno, e che aleggia in tutta Zola Predosa, terra amata dalla vigilessa uccisa da Giampiero Gualandi. "Siamo distrutti, ma perseguiremo con determinazione il percorso di giustizia che Sofia merita". Sono le uniche parole che mamma e papà ora riescono a pronunciare, tramite l’avvocato Andrea Speranzoni. Sorretti dal resto della famiglia e dagli amici più stretti, i genitori di Sofia si proteggono con un muro di riservatezza e di silenzio, perché ora non c’è spazio per le parole. Questo è il momento delle lacrime e della rabbia, per una morte che non ha motivazione, perché Sofia aveva solo trentatré anni e tutta la vita davanti, che le è stata strappata via violentemente. La figlia modello, impegnata nel lavoro e nel sociale, non c’è più, e lascia un vuoto immenso, eternamente incolmabile. Al bar di Zola arrivano Bruno e Angela, e la disperazione è dipinta sui loro volti.

Sono pochi gli amici e le amiche della vigilessa che si fanno forza e trovano il coraggio di dirle addio, impregnando i social di ricordi. Come una foto che ritrae lei e l’amica Michela, strette in un abbraccio che non ha bisogno di parole. "Che sia fatta giustizia per te, amica mia – recita il post –. Hai lasciato un vuoto incolmabile, ti porterò sempre con me. Faremo tutto il possibile per renderti fiera di noi". E poi "grazie per ogni momento passato insieme – continua Michela –. Questa nostra ultima foto la porterò sempre in ogni mio pensiero. La felicità di quella serata non si può spigare, come le mille avventure che abbiamo passato insieme, momenti che mi regalano un sorriso". Un animo "meraviglioso e unico – racconta un’amica –. Sono sfinita: non dormo e piango continuamente, posso solamente dire quanto fosse meravigliosa". I ricordi si fanno più intensi. "La mia cara amica delle superiori – affida ai social un’amica di vecchia data –. Non ti dimenticherò mai Sofy, riposa in pace". "Non sai che dolore – dice un amico –. Speravo non fossi tu. Sofia mi dispiace troppo".

"Siamo di fronte a un grave caso di omicidio che ha portato via ai suoi cari e a tutta la comunità una giovane vita che guardava al mondo con fiducia e speranza e che ha trovato la morte in un luogo che per sua natura dovrebbe essere sicuro – spiega l’avvocato Speranzoni –. Ora i familiari sono distrutti, ma anche consapevoli della necessità di andare fino in fondo nel raggiungimento di verità e giustizia". "Appreso l’esito dell’udienza di convalida, esprimo piena fiducia nel lavoro degli inquirenti e ritengo che l’odierno accoglimento della domanda cautelare confermi e rafforzi l’ipotesi accusatoria di omicidio volontario aggravato formulata dalla Procura", continua Speranzoni. "Le indagini preliminari naturalmente ora continueranno e i genitori della vittima desiderano far sapere mio tramite che perseguiranno con determinazione il percorso di giustizia che Sofia merita", conclude il legale.

Mariateresa Mastromarino