DONATELLA BARBETTA
Cronaca

"Il mal di testa è un segnale, energie in riserva"

Il neurologo: "La nostra società è molto esigente, ma noi dobbiamo organizzarci, prevedendo delle pause"

"Il mal di testa è un segnale, energie in riserva"

"Il mal di testa è un segnale, energie in riserva"

Bologna, 31 dicembre 2023 – Il mal di testa diventa un ‘amico’ quando ci segnala che dobbiamo fare attenzione alla ‘spesa’ energetica cerebrale.

"È il risultato del nostro studio pubblicato su Cephalalgia, la più importante rivista internazionale sulle cefalee, dove sono anche riassunti i lavori sull’argomento degli ultimi 15 anni", spiega Pietro Cortelli , direttore operativo dell’Irccs Isnb, Istituto delle scienze neurologiche di Bologna.

"Abbiamo portato avanti l’ipotesi che l’emicrania è un modo che ha il cervello di avvisarci in modo consapevole che c’è qualcosa che non va e di trasmetterci le alterazioni del suo stato – spiega il professore –. Il cervello è un viscere in grado di raccogliere la sensibilità di tutto il corpo, comanda e regola tutti gli organi, e le informazioni dall’esterno attraverso gli organi sensoriali, ma non ha la sensibilità di se stesso. Quindi, considerando il dolore un segnale biologico che insegna a evitare quello che ci fa male, il cervello ce lo invia con il mal di testa. La novità della nostra ricerca è l’interpretazione del dolore, non tanto come una malattia, ma quanto un segnale".

Quindi, nel momento in cui insorge un attacco di mal di testa, bisogna prestare attenzione, a meno di non rientrare "in quel 5% di persone che soffre di emicrania cronicizzata – precisa il neurologo – che supera i 15 giorni al mese".

Sappiamo, quindi, che alcuni stimoli mettono in allarme il cervello che risponde con il mal di testa. Come mai? "Perché consumiamo più energie di quelle che abbiamo in riserva – risponde lo specialista che ha firmato lo studio con Sabina Cevoli, Giulia Pierangeli e Umberto Pensato del centro cefalee dell’Irccs Isnb e il Dibinem dell’Alma Mater – . Questo non è solo un punto chiave per spiegare al paziente che, oltre alle terapie farmacologiche, è assolutamente necessario capire che dobbiamo regolare la nostra spesa energetica cerebrale. La nostra società è molto esigente, ma noi dobbiamo organizzarci mettendo delle pause, dei momenti di recupero, cercando di non fare più cose in una volta, e soprattutto dare al mal di testa un significato positivo, perché ci difende da qualche attività in cui stiamo esagerando".