FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Il maltempo fa paura. Marzabotto, 10 famiglie rischiano l’evacuazione. Il Reno vicino al limite

Smottamento in via Ca’ Bianca. La sindaca Cuppi: "Il commissario intervenga". Evangelisti (FdI): "A quasi un anno dall’alluvione, la Regione ha fatto poco".

Il maltempo fa paura. Marzabotto, 10 famiglie rischiano l’evacuazione. Il Reno vicino al limite

Il maltempo fa paura. Marzabotto, 10 famiglie rischiano l’evacuazione. Il Reno vicino al limite

Il sopralluogo da parte degli esperti della struttura del Commissario straordinario per l’alluvione doveva ancora essere fissato, ma era atteso a settimane. Il maltempo, però, è arrivato prima. E le acque del fiume Setta, gonfiate dalle piogge degli ultimi giorni, hanno eroso di nuovo la strada di via Ca’ Bianca a Marzabotto, avvicinandosi pericolosamente alle case che si trovano lì: l’acqua ha portato via il bypass realizzato dal Genio militare dell’esercito dopo l’alluvione del maggio scorso, che già aveva già provocato lo smottamento e il crollo dell’asfalto. Sul posto, ieri mattina, sono interventuti Protezione civile e vigili del fuoco.

Così, la decina di famiglie che abita in zona (più di una trentina di persone) è monitorata speciale: per il momento nessuno è stato evacuato, ma il Comune, con il sindaco Valentina Cuppi, ha disposto un presidio fisso della zona di concerto con la Protezione civile e la Regione, che ieri ha inviato sul posto i propri tecnici. La strada, che comunque per il momento regge, è rimasta chiusa tutta la notte, mentre di giorno è accessibile ai residenti, perché non restino isolati, e agli addetti ai lavori.

"Abbiamo immediatamente contattato la Struttura commissariale – tuona il sindaco Cuppi –: abbiamo chiesto intervengano subito e abbiamo ottenuto che il sopralluogo sia fatto domani (oggi per chi legge, ndr), per capire come intervenire in zona. Da mesi aspettavamo questo sopralluogo, per un intervento che ritenevamo iper-prioritario date le condizioni della zona".

Sempre a Marzabotto, in località Allocco, l’ingrossamento del Setta ha causato il crollo di un muretto di protezione di una proprietà privata: l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile sono già intervenute a posizionare massi ciclopici. "A nemmeno un anno dall’alluvione che ha messo in ginocchio la nostra regione, dopo proclami e accuse al governo e il rifiuto ostinato di ogni responsabilità sulla mancata manutenzione degli argini, chiediamo a Bonaccini come sia possibile che, dopo tutte le parole spese e le promesse fatte, sia bastata una sola notte di pioggia per provocare la rottura di un argine in località Allocco – attacca la capogruppo regionale di Fd’I, Marta Evangelisti –. Ora ci aspettiamo non più chiacchiere, ma un’assunzione di responsabilità da cui inizi finalmente una nuova modalità di gestione del territori".

L’ingrossamento dei fiumi è osservato speciale anche in altre zone della città e della provincia. A Castel Maggiore, il Reno ha riempito la golena e perciò è stata evacuata la palazzina che si trova al suo interno: una decina le persone fatte uscire di casa, e tutte si sono organizzate autonomamente per trovare un’altra sistemazione. Il primo piano della palazzina (che non è abitato) è stato infatti invaso dalle acque, rendendo inaccessibile l’edificio di tre piani. "Stiamo controllando costantemente il Reno – assicura la prima cittadina, Belinda Gottardi –, anche se l’allerta per il momento rimane arancione".

Per quanto riguarda Bologna città, la polizia locale sta tenendo sotto controllo il Reno – particolarmente impetuoso all’altezza del quartiere Reno-Borgo Panigale – e del Savena. Monitorato anche l’Idice. Ancora disagi, infine, lungo la strada comunale, ex statale 64, che collega Porretta Terme a Ponte della Venturina e alla Toscana, dove le piogge di questi giorni hanno rimesso in movimento alcuni alberi sul versante a monte della strada, ancora in attesa di una sistemazione definitiva dallo scorso maggio. "Le piogge intense stanno facendo scivolare altre piante verso la sede stradale – rivela il sindaco Giuseppe Nanni –. Abbiamo deciso di chiudere la strada per precauzione, con l’intento di metterla in sicurezza già questa mattina".

(ha collaborato

Fabio Marchioni)