Il maniaco immaginario a Bologna: "Trattato come mostro"

Caccia al furgone bianco con maschera della Casa di Carta a Bologna: i carabinieri hanno rintracciato il proprietario, che ha negato ogni accusa. Nessuna denuncia finora, ma la bufala è finita anche su Butac.

Il maniaco immaginario: "Trattato come  mostro"

Il maniaco immaginario: "Trattato come mostro"

A Bologna si è aperta la caccia al ‘furgone bianco’. Sui gruppi Facebook di quartiere e sulle chat delle mamme si susseguono segnalazioni su segnalazioni, con tanto di foto, di un furgone che si aggirerebbe tra città e provincia per molestare e tentare di rapire i bambini. Le voci sono arrivate anche ai carabinieri e così l’immagine - con la targa - del furgone incriminato, riconoscibile perché sul sedile del passeggero, altezza poggiatesta, è sistemata una maschera bianca, come quella indossata dai protagonisti della ‘Casa di Carta’. Tutte le segnalazioni sono state (e continuano ad essere) puntualmente verificate dai militari dell’Arma, finora senza riscontro dei timori raccontati. E i carabinieri hanno anche subito rintracciato il proprietario del mezzo. Che da almeno cinque anni terrebbe quella maschera lì, per un vezzo personale. O forse come ‘stratagemma’ per evitare le multe.

"Non ce la faccio più a vedere il mio furgone ovunque, ad essere additato su tutti i social come il mostro. Non ho fatto niente, non so come sia nata questa storia", si sarebbe sfogato l’uomo con i militari dell’Arma della compagnia di Borgo Panigale. E non è escluso che, se continuerà questa ‘caccia al furgone’ con la foto come ‘taglia’ il lavoratore non sporga denuncia per calunnia. Anche perché, al momento, al di là di post e vocali allarmanti, nessuno dei famigliari delle presunte vittime ha sporto denuncia. E la notizia è finita anche sul sito Butac, esperto nella caccia alle bufale.

Nicoletta Tempera