Il mini-orto in vetrina che ha conquistato anche Masterchef

Bologna si conferma un territorio ricco di innovazione e tecnologia grazie a Cefla, realtà imolese che conta 772 brevetti, di cui 120 di design e 652 di proprietà intellettuale. Tra questi, spicca l'idea della Grow Unit, notata anche nel programma di cucina "Masterchef".

Bologna si conferma un "territorio fertile" per la realizzazione di idee e il deposito di brevetti. A evidenziarlo è Gianmaria Balducci, presidente di Cefla, realtà imolese che da sempre punta su innovazione e tecnologia. E dove i riflettori continuano a mantenersi accesi e ben puntati su tre macro aree: la prima è il settore del finishing (verniciatura, decorazione e stampa digitale di legno, vetro, plastica e altri materiali), nel quale Cefla è leader mondiale. "Un comparto industriale dove contiamo 259 brevetti di proprietà intellettuale e 15 in design – conferma Balducci –, ma non l’unico. Un altro aspetto per noi rilevante è il Medical equipment, che spazia dalle poltrone per dentisti fino alla radiologia a tre e due dimensioni. In questo ambito, contiamo 333 brevetti attivi per proprietà intellettuale, 99 per il design. Sicuramente arriverà presto anche il centesimo".

Al totale si aggiunge poi l’engineering, con la progettazione, realizzazione e gestione di impianti tecnologici in ambito civile, industriale e nel settore dell’energia, dove si contano altri due brevetti. Ma non è finita qui. Si aggiungono altri 58 brevetti di proprietà intellettuale e 6 di design per quanto riguarda il ‘lighting’: tra questi, emergono anche quelli legato alla futuristica Grow unit di Cefla, ossia "una vetrina che permette di avere il corretto spettro di luce e un sistema di irrigazione per conservare al meglio delle piantine microgreen: in altre parole, parliamo di piantine vegetali ancora a uno stato iniziale, ma che hanno delle proprietà nutritive molto importanti", spiega Balducci.

L’idea è riuscita ad arrivare anche in tv, per la precisione nel noto programma di cucina ’Masterchef’: "È successo quasi per caso, quando è stata notata a una fiera a Milano – continua Balducci –. All’epoca era un’idea mai stata realizzata prima: insomma, un unicum nel suo genere". Ora, dopo qualche anno dalla sua creazione, "anche altri si sono cimentati in questa strada. Certo, è un’attività brevettuale fuori dai nostri core business storici, che sviluppano numeri più importanti, ma si differenzia per la sua curiosità". Brevetti su brevetti, insomma. Per un totale di 772, che si scorporano in 120 ‘brevetti design’ e 652 ‘brevetti di proprietà intellettuale’.

g.d.c