Il mondo dell’informazione tra social e false notizie

La direttrice di Qn, Agnese Pini, e il direttore del Post, Luca Sofri, allertano sulla chiusura dei giornali e sul cambiamento pericoloso dei giornalisti. Sofri sottolinea l'importanza della qualità dell'informazione, mentre Pini critica l'impatto negativo dei social sulla percezione della comunicazione e dell'informazione. La "tirannia dei click" rischia di distruggere vite umane, come nel caso tragico di una pizzeria di Lodi.

Il mondo dell’informazione tra social e false notizie

Il mondo dell’informazione tra social e false notizie

"Sempre più giornali stanno chiudendo, con un danno gigantesco alla libertà d’informazione" e "i giornalisti stanno cambiando, sfortunatamente e pericolosamente". È questa l’allerta lanciata dalla direttrice di Qn, Agnese Pini, nell’incontro con il direttore del Post, Luca Sofri, organizzato nell’ambito della rassegna Dialoghi di Pandora Rivista allo Stabat Mater dell’Archiginnasio. Il moderatore era Giacomo Bottos, direttore di Pandora Rivista.

Per Sofri "la priorità va spostata sulla qualità dell’informazione – dice –. Tanti giornali cercano di assecondare le opinioni e i desideri dei lettori, anche a scapito della qualità. Qual è la soluzione? Non si sa ed è questa la ragione della crisi universale dell’informazione". "I maggiori problemi per la nostra professione non arrivano tanto dai giornali on line – aggiunge Pini – quanto dai social. Il dilagare immersivo dei social ha fatto perdere ai cittadini il senso della differenza tra comunicare, come fa un leader politico che parla da un balcone o lancia tweet, e informare". E proprio "la tirannia dei click" rischia di distruggere le vite delle persone, come nel caso della titolare di una pizzeria di Lodi, prima elogiata e poi sommersa delle critiche, che si è uccisa. "Quella notizia – tuona Pini – 20 anni fa non sarebbe mai finita sulle pagine di un giornale serio" e "la cosa più grave è che è stata "copiata da altri giornali" creando una spirale distruttiva.