Il Museo del Basket Dopo ritardi e proroghe, arriva la pre-inaugurazione

L’annuncio di Lepore: "Altri fondi per completarlo. Mancano poche settimane". La civica Quercioli: "Il Comune ha minacciato il pagamento di penali troppo tardi".

Il Museo del Basket  Dopo ritardi e proroghe,  arriva la pre-inaugurazione

Il Museo del Basket Dopo ritardi e proroghe, arriva la pre-inaugurazione

Dopo ritardi e slittamenti, il Museo del Basket vede (quasi) la luce. Lo conferma il sindaco Matteo Lepore che, ieri, in occasione dell’annuncio dell’accordo con la Regione per l’investimento di 4 milioni di euro tramite l’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile (Atuss) per quattro progetti di recupero di spazi pubblici, ha fatto sapere che a breve "ci sarà la pre-inaugurazione e poi partiranno gli allestimenti. Mancano ormai poche settimane e il museo sarà ultimato, dopodiché avremo un’iniziativa abbastanza importante a livello nazionale che faremo al suo interno". Un lungo percorso che permetterà di "rilanciare" il Paladozza di via Calori: tutto l’edificio "sarà museo e ospiterà il racconto della storia del basket italiano insieme alla Federazione e alla Lega". Il Mubit al Paladozza (investimento complessivo di 1,2 milioni) "ogni semestre sarà rinnovato dal punto di vista dei contenuti", spiega il sindaco, assicurando che le attività inizieranno "nei prossimi mesi". Si parla "di un museo unico a livello nazionale e non so quanti ne esistano a livello internazionale", rimarca Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna.

Un museo che, però, si è fatto attendere. Prima il Covid, poi la difficoltà a reperire materiali, la consegna è stata più volte messa in discussione. I lavori, infatti, sono iniziati il 22 marzo 2021 e avrebbero dovuto terminare il 30 settembre 2022. Data che è slittata ancora. Non senza un ’braccio di ferro’ tra Palazzo d’Accursio e la ditta Nicchio srl che, a maggio, ha chiesto l’ennesima proroga, questa volta al 10 settembre. Dal Comune, a quel punto, è arrivato sì l’ok alla ’consegna’ del Mubit il 31 agosto, ma con una postilla: in caso contrario "verranno applicate le penali".

Una linea dura che, visti i risultati, ha pagato, come sottolinea la consigliera di ’Bologna ci Piace’ Samuela Quercioli che ha fatto più di un’interrogazione all’amministrazione per chiedere conto dei ritardi: "L’unica cosa che sapevamo è che in questi anni il Comune ha concesso proroghe su proroghe senza mai applicare le penali previste da contratto. Quando il Comune ha comunicato alla ditta esecutrice l’applicazione delle penali i lavori si sono accelerati per rispettare il termine concesso. Se l’amministrazione sin da subito si fosse mostrata più decisa, oggi probabilmente il Museo del Basket sarebbe già stato inaugurato".

Stavolta, comunque, ci siamo. E oltre al Mubit, con i fondi Atuss, si completeranno anche il nuovo Polo del patrimonio cinematografico affidato alla Cineteca, il Giardino della Resilienza allo Scalo Malvasia e il nuovo laboratorio aperto che comprende l’Innovation Urban lab, sale corsi e conferenze in Salaborsa, l’Esedra e il sottopasso di via Rizzoli.

Rosalba Carbutti