Il parmigiano di Santa Lucia premiato a Parigi

All’ambasciata italiana il caseificio di Rocca di Roffeno ha conquistato i riconoscimenti d’eccellenza ’Casello d’oro’ e ’Menzione speciale’

Il parmigiano di Santa Lucia premiato a Parigi

Il parmigiano di Santa Lucia premiato a Parigi

Doppio riconoscimento d’eccellenza per il Parmigiano Reggiano prodotto dal caseificio Pieve di Roffeno che la settimana scorsa all’ambasciata italiana di Parigi ha ricevuto il ‘Casello d’oro’ istituito per l’occasione delle celebrazioni del novantesimo anniversario della fondazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Per il caseificio di Castel d’Aiano un primo premio condiviso con gli altri undici produttori vincitori degli altrettanti concorsi denominati ‘Palio dei Parmigiani’ ma anche il premio ‘Menzioni speciali Parigi 2024’ in quanto giudicato il formaggio con la miglior struttura fra gli undici vincitori del Palio. Riconoscimenti ricevuti alla presenza dell’ambasciatrice d’Italia in Francia e dello chef Massimo Bottura dal presidente della Cooperativa cui fa capo il caseificio, Dario Zappoli.

Nel 2023 sono stati organizzati unici concorsi denominati "Palio del Parmigiano Reggiano", eventi che da vari anni si svolgono nella zona d’origine della Dop (che comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova alla destra del fiume Po e Bologna alla sinistra del fiume Reno). Si tratta di gare alle quali ogni caseificio consorziato può partecipare iscrivendo un campione di Parmigiano Reggiano di 24-26 mesi, che viene valutato da una giuria composta da assaggiatori certificati dell’associazione assaggiatori Parmigiano Reggiano. Tra gli undici premiati nel 2023, il Caseificio Pieve Roffeno risultò vincitore del Palio di San Petronio.

Dario Zappoli ha dato voce alla soddisfazione dei soci per l’importante riconoscimento ricevuto a Parigi. Questo caseificio è situato in località Santa Lucia di Rocca di Roffeno, in un piccolo altipiano immerso tra i castagneti, dove la tradizione racconta che anche i monaci della vecchia abbazia adiacente conoscessero i segreti della creazione del ‘formadio’ che si lavora ancora in maniera tradizionale grazie alla cooperativa casearia costituita nel 1968 da aziende agricole localizzate nella zona circostante al caseificio stesso, che producono e forniscono il latte per la trasformazione in Parmigiano Reggiano, in particolare nella versione ‘di montagna’, fra i più apprezzati in assoluto e derivato dal latte munto quotidianamente da vacche di razza Frisona e Bruna Alpina, che hanno la caratteristica di produrne in quantità minore rispetto ad altre razze, ma di qualità superiore. Queste caratteristiche consentono la produzione di un alimento dal gusto intenso, profumo indimenticabile e caratteristiche nutrizionali uniche.

g.m.