Il Piccolo Coro si prende il palco. Lo show di note ed effetti speciali

Al teatro Celebrazioni questo pomeriggio lo spettacolo con i brani più belli del repertorio dell’Antoniano. In scena i personaggi delle canzoni. Sabrina Simoni: "Il pubblico sarà coinvolto in una caccia al tesoro".

Il Piccolo Coro si prende il palco. Lo show di note ed effetti speciali

Il Piccolo Coro si prende il palco. Lo show di note ed effetti speciali

‘Quarantaquattro gatti’, ‘Il Katalicammello’, ‘Volevo un gatto nero’. A elencarli tutti, i tormentoni sfornati in sessant’anni di Piccolo Coro dell’Antoniano, non si finirebbe più. Ritornelli ascoltati in tutto il mondo, che qualche mese fa hanno fatto tappa anche in Cina registrando il tutto esaurito ad ogni concerto. Ma è tempo di festeggiare il compleanno anche in casa, al Teatro Celebrazioni, con lo ‘Zecchino d’Oro Show’, oggi alle 17,30. "Sarà uno spettacolo interattivo – racconta Sabrina Simoni, direttrice del Piccolo Coro – in cui il pubblico stesso sarà protagonista e verrà trascinato in una sorprendente caccia al tesoro per trovare gli zecchini d’oro che il Gatto e la Volpe hanno sottratto a Pinocchio".

Simoni, chi ci sarà sul palco?

"I personaggi più amati, dai 44 gatti al Katalicammello, al Panda con le Ali. Oltre al Piccolo Coro di 54 bambini e bambine, ci saranno la band dei Buffycats, i due piccoli attori fratellino e sorellina Gregorio e Sabina e l’anisello Nunù, mascotte d’eccezione. Anche io avrò un vestito di scena".

Quale?

"Chissà… non so se mi riconoscerete".

Sessant’anni di Piccolo Coro, ventinove dei quali sotto la sua direzione. Il primo ricordo?

"Se penso alla me di 29 anni fa mi faccio tenerezza, pensavo di essere in una favola".

Ci sono stati momenti difficili?

"Non poter più avere Mariele Ventre con noi, è uno di questi. Ma anche vedere i bambini con le mascherine quando siamo tornati in presenza. Dopo il Covid provavano una sorta di imbarazzo nel rivedersi".

Un ricordo della ‘signorina’?

"Eravamo nello studio televisivo e lei mi chiese di essere la sua ombra, di dirigere. Quando lo feci, il cameraman mi disse che ero uguale, identica, alla signorina (così chiamavamo Mariele). Ero contenta, ma quando gliel’ho riferito, mi ha guardata e mi ha detto: ‘Ma per favore, assolutamente no!’".

Come la prese?

"Non capivo, ora invece mi fa sorridere. Non lo diceva con tono dispregiativo, voleva che trovassi la mia dimensione".

Cosa è cambiato negli ultimi trent’anni, con la sua direzione?

"Le atmosfere musicali sono cambiate, il digitale ha fatto la sua irruzione con prepotenza".

E rispetto al metodo di insegnamento e di direzione?

"Voglio dare ai bambini un modello educativo da seguire, la sintonia con i piccoli e il rispetto sono rimasti immutati".

I prossimi impegni del Piccolo Coro?

"Il 25 e 26 maggio saremo allo stadio Olimpico di Roma, dove avremo l’opportunità di incontrare il Santo Padre, alla Giornata mondiale dei bambini".

Amalia Apicella