ANDREA
Cronaca

Il sindaco ascolti la voce dei cittadini

Zanchi Frustrazione perché tanti, pur comprendendo il fine ultimo e anche nobile della misura, cioè ridurre a zero i morti e...

Zanchi

Frustrazione perché tanti, pur comprendendo il fine ultimo e anche nobile della misura, cioè ridurre a zero i morti e vicino allo zero gli incidenti in città, si rendono facilmente conto che non sarà l’andare ai 30 orari in una via Murri deserta, per esempio, a essere decisivo per il raggiungimento del traguardo. In attesa di capire cosa resterà della Città 30 dopo la direttiva del Ministero dei Trasporti annunciata ieri, la giunta potrebbe dare seguito pratico a quello che ha sostenuto a gran voce: ascolteremo i cittadini e cambieremo laddove necessario.

Alcune idee sparse che ci sono arrivate dai nostri lettori: i semafori hanno bisogno di una revisione su tempi del verde e sul funzionamento complessivo, non solo per aiutare gli autobus a ridurre i potenziali ritardi del servizio ma anche per rendere più fluido il traffico privato; la segnaletica va adeguata al più presto laddove è discordante o rischia di creare confusione, come per esempio in via Costa, che sarebbe tutta a 30 km/h ma che in realtà ha un tratto, proprio davanti allo stadio, ancora ai 50; è necessario valutare seriamente i benefici del limite dei 30 nelle strade radiali ed eventualmente tornare sui propri passi.

Di suggerimenti così ne sono arrivati a decine con il nostro sondaggio e, conoscendo il senso civico e lo spirito di partecipazione dei bolognesi, siamo sicuri che altrettanti sono stati recapitati anche a Palazzo d’Accursio. Che ora può scegliere due strade, tirare dritto sconfessando l’impegno preso di ascoltare critiche e suggerimenti, o dare un segnale di ascolto concreto e reale. Una cosa è certa: il tagliando alla Città 30 non potrà aspettare un anno, come era nelle intenzioni della giunta. Almeno in questo caso bisogna dare un colpo sull’acceleratore.