Impianto sportivo, stop del Consiglio di Stato

Continua il braccio di ferro per la gestione. L’organo amministrativo ha nuovamente concesso la sospensiva a favore dell’Amministrazione .

Impianto sportivo, stop del Consiglio di Stato

Impianto sportivo, stop del Consiglio di Stato

Continua il braccio di ferro tra il Comune e la Polisportiva anzolese in merito alla gestione degli impianti sportivi. A parere della Polisportiva il Comune con la messa a bando della gestione non ha ottemperato agli obblighi di legge. Al bando ha partecipato la società sportiva Real Sala, l’ha vinto e doveva dunque gestire gli impianti anzolesi. Ma è nata una diatriba sfociata nelle vie legali. Dopo la sentenza del Tar dei giorni scorsi che ha dato ragione alla Polisportiva ora arriva il Consiglio di Stato che ha concesso, nuovamente, la sospensiva a favore del Comune. Quindi nessuna riconsegna degli impianti alla Polisportiva.

"Il Consiglio di Stato – spiega il sindaco Giampiero Veronesi - ha concesso la sospensiva addirittura inaudita altera parte. Cioè senza ascoltare la controparte. Sono basito dall’atteggiamento della Polisportiva che sembra più quello di una tifoseria ultras che quello di un organismo associazionistico sportivo".

La Polisportiva aveva scritto, tramite il legale intimando il Comune a consegnare gli impianti il 2 agosto. E poi ha scritto anche al sindaco ed ai consiglieri comunali (sia di maggioranza sia di minoranza) chiedendo sul tema la convocazione di un consiglio comunale straordinario. Veronesi precisa poi che la prima sospensiva che il Consiglio di Stato aveva concesso al Comune era ben nota alla Polisportiva, che avrebbe quindi potuto contattare l’amministrazione comunale per trovare un punto di mediazione. E invece, è sorto un inutile muro contro muro che ha portato il Comune a ricorrere nuovamente al Consiglio di Stato, impegnando somme che si potevano certamente risparmiare.

"Ricordo – precisa infine il primo cittadino - che le società sportive rimarranno esattamente quelle di sempre, senza creare inutili forme di ansia psicologica su persone, operatori del settore. Che, comprensibilmente, si sentono a rischio, quando invece tale rischio non esiste in nessun modo. Ora quindi si attende la pronuncia del Consiglio di Stato in un clima caldo in tutti i sensi. La prossima udienza è attesa infatti per fine agosto". "I bandi – interviene Ivano Parisini presidente della Polisportiva - propongono condizioni inaccettabili. Dall’altra parte il Comune (proprietario degli impiantii) non ha ascoltato le nostre richieste. Altri Comuni vicini hanno prestato più attenzione a questi temi strategici perché hanno capito che lo sport locale e il volontariato sportivo hanno un’importanza sociale rilevante".

Pier Luigi Trombetta