
I cittadini hanno incalzato il sindaco sui problemi di piazza XX settembre
Sono 200 le persone che si sono riunite ieri in piazza contro la criminalità che ha colpito l’area di piazza XX settembre. L’iniziativa lanciata dal sindaco Lepore ha raccolto il consenso di molti cittadini scesi nella zona calda, teatro dell’omicidio di un ragazzo ivoriano di 26 anni. "Riprendiamoci piazza XX Settembre a tutti i costi", dichiara il sindaco. Che ricorda poi il ragazzo accoltellato. "È stata uccisa una persona, si chiamava Mamadou. Al di là di tutto, non dobbiamo perdere la nostra umanità", afferma ancora Lepore. Anche se, "chi vive qui non ne può più - sottolinea -. Questa ormai è una piazza di spaccio formata da persone visibili e organizzate. Lo Stato permetta a tutti di fare il proprio lavoro, a partire delle forze dell’ordine". A questo punto Lepore evidenzia un’altra problematica: "Le persone senza permesso di soggiorno, se arrestate devono essere espulse, e lo dico da uomo di sinistra". Mentre "per una città libera e sicura", anche Cgil, Cisl e Uil raccolgono l’appello di Lepore, dopo l’ennesimo tragico fatto accaduto nella notte nell’area della stazione. "Serve unità - chiedono insieme Marcello Borghetti, segretario Uil E-R, Michele Bulgarelli, segretario Cgil Bologna, e Enrico Bassani, segretario Cisl Bologna -. Il tutto non è più sostenibile, serve uno sforzo congiunto di tutte le istituzioni e della società civile". Il momento di chiusura è stata l’occasione per i cittadini di riferire al sindaco le proprie istanze. "Loro sono lì e si fanno di crack indisturbati", afferma una signora mostrando a Lepore le foto di quanto ha visto, "tutto davanti ai nostri figli", dice. "Queste zone hanno già dato problemi in passato, chiediamo un maggiore impegno dello Stato sul territorio e di coordinamento tra amministrazione e forze dell’ordine", parla Enrico Di Stasi, segretario Pd cittadino.
A prendere posizione ieri è stato anche il Pd con i deputati Andrea De Maria e Virginio Merola, oltre che con il capogruppo in Comune Michele Campaniello. "La destra – dichiarano insieme –ha perso un’altra occasione per dimostrare di avere senso istituzionale e di essere all’altezza delle proprie responsabilità istituzionali. Come accaduto sulla tragedia della alluvione. Basta scarica-barile, servono risorse e unità istituzionale. Ricordiamo – continuano – che molte operazioni di polizia sono andate a segno proprio grazie ai dispositivi di videosorveglianza del Comune".
Giovanni Di Caprio