Feriti a Bargi: Jonathan fuori pericolo, Leonardo stabile

Andrisano, 35 anni, residente a Castiglione, ha respirato fumi tossici: è in terapia intensiva al Sant’Orsola ma non rischia più la vita. Stabili gli altri: Leonardo Raffreddato, 42 anni, residente a Camugnano, è al Bufalini di Cesena

E’ stato dichiarato fuori pericolo Jonathan Andrisano, l’operaio di 35 anni che è stato trasportato con la massima urgenza nel reparto di terapia intensiva polivalente del Policlinico Sant’Orsola dopo essere rimasto coinvolto del disastro della centrale idroelettrica di Bargi. Sul suo corpo non ci sono ustioni, ma a mettere a rischio la sua vita era stata l’inalazione dei fumi tossici che hanno creato parecchi problemi al suo apparato respiratorio, tanto da essere intubato.

Ustioni e inalazione di gas tossici: sono ancora cinque i ricoverati dopo l'esplosione a Bargi
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Jonathan Andrisano

Già ieri Jonathan, di Castiglione dei Pepoli, aveva dato i primi, importanti, segnali di miglioramento che avevano fatto ben sperare i medici che lo stanno curando.

Leonardo Raffreddato

Ansia anche per Leonardo Raffreddato: gli attuali colleghi e gli ex lavoratori della centrale hanno avviato una rete di comunicazione per evitare di disturbare eccessivamente i familiari e per restare comunque informati ed esprimere la loro solidarietà.

Restano stabili le condizioni di Raffreddato, l’operaio di 42 anni, che martedì è stato subito trasferito all’ospedale Bufalini di Cesena a causa delle estese ustioni. Lesioni che hanno interessato circa il 20 per cento del corpo e che si sono concentrate prima sulle mani e poi sul viso per un quadro clinico che anche nel suo caso è complicato dall’inalazione del calore conseguente all’esplosione. Per questo motivo resta sedato e intubato e la prognosi, anche per lui, al momento resta riservata. Abitante a Trasserra, una frazione di Camugnano, anche nel suo caso gli amici stanno cercando di essere un supporto per la famiglia in tutti i modi.

Nicholas Bernardini

Prosegue la sua convalescenza Nicholas Bernardini, operaio di 25 anni, residente a Gaggio Montano che è stato dimesso sempre dal Bufalini nella giornata di mercoledì con una prognosi di 30 giorni e che è riuscito a non respirare i fumi tossici avendo avuto la prontezza di ripararsi dalle pericolose inalazioni mettendosi la maglia sul volto e rimediando, così, solo alcuni delle ustioni alle mani.

Stefano Bellabona

Restano critiche le condizione degli altri due feriti coinvolti dell’esplosione. L’operaio di 54 anni, Stefano Bellabona, è ricoverato all’ospedale di Parma, ha ustioni su quasi la metà del corpo ed è continuamente sottoposto alle terapie del caso ma, fortunatamente, non sono state riscontrate lesioni interne.

Sandro Busetto

Mentre il veneziano Sandro Busetto di 59 anni, anche lui operaio, è ricoverato a Pisa al reparto Grandi Ustioni.

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