Incidenti mortali, maglia nera per la Bassa

I dati dell’Osservatorio per la Sicurezza. Il tributo di sangue più alto sulle strade del persicetano, Stradelli Guelfi e Trasversale di pianura

Incidenti mortali, maglia nera per la Bassa

Incidenti mortali, maglia nera per la Bassa

E’ la bassa bolognese, dal persicetano agli stradelli guelfi alla trasversale di pianura, a pagare il più denso tributo di sangue sulle strade del bolognese. Ed è la provincia a lasciare sul campo una percentuale di morti tre volte più alta della città. Secondo i dati dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale, elaborati secondo le segnalazioni del 118 i decessi a seguito di incidente stradale nell’ultimo anno sono cresciuti dai 28 che si contavano in questi giorni lo scorso anno ai 45 del 2023. Di essi 35 hanno trovato la morte sulle strade della provincia e solo 10 invece entro i confini del comune di Bologna. Ed è vero che del milione di persone residenti in tutta la città metropolitana di Bologna sono circa 400mila quelli che abitano nel capoluogo, e se poi aggiungiamo che i chilometri di strada sono decisamente inferiori al complesso del bolognese ecco spiegata in parte la proporzione di oltre 3 a 1 dei morti a causa di incidente stradale nelle zone meno densamente abitate.

"E’ qui che si scatenano gli istinti peggiori degli automobilisti frettolosi e distratti. Quelli che dalla scarsa presenza delle forze dell’ordine in strada hanno maturato un senso di impunità che porta a quello che secondo l’Istat è la prima causa di incidente nel nostro paese: la mancata precedenza -osserva il presidente dell’Osservatorio Mauro Sorbi- Con i due recentissimi morti di San Giovanni in Persiceto quell’area conquista effettivamente la maglia nera in questa triste classifica, che è ancora provvisoria, ma che già manifesta una preoccupante tendenza ad una crescita dell’ordine del 30 per cento sull’anno precedente. Un’enormità. Sono reduce da un incontro con i vertici delle forze dell’ordine che notano come insieme agli incidenti sia esplosa una specie di rabbia sociale collegata allo stress e alla mancanza di educazione. Registrano un degrado stradale figlio di un degrado sociale".

Ma ci sono provvedimenti o azioni che possano invertire la tendenza o indurre a comportamenti corretti e rispettosi delle regole? "E’ un discorso molto ampio, che tocca la legislazione esistente, con l’effetto-deterrenza della patente a punti, ma anche dell’introduzione del reato di omicidio stradale, che non funziona più come nei primi tempi. Mentre funziona l’effetto-controllo in strada: polizia stradale, polizia locale, carabinieri, in pattuglia, fanno immediatamente alzare il piede dall’acceleratore che, inutile dirlo, si pigia di più sulle superstrade, nei rettilinei, e in particolare di sera, o di notte, e più è buio e meglio è per i trasgressori", nota Sorbi che cita l’effetto-dissuasione sempre efficace delle colonnine porta velox: "I dati registrati a Sasso Marconi e a Molinella, dove ne sono stati installati un certo numero nelle strade più pericolose, hanno registrato un calo di velocità media del 60%. Un dato che deve fare riflettere".

Gabriele Mignardi