Influenza, boom di casi e letti pieni: "Nove intubati in Terapia intensiva. Stiamo reggendo con grande fatica"

Al Policlinico pronto soccorso preso d’assalto: "Cerchiamo di anticipare e riorganizzare le dimissioni. L’obiettivo è non limitare l’attività chirurgica. Ma resta fondamentale affidarsi alle vaccinazioni".

Influenza, boom di casi e letti pieni: "Nove intubati in Terapia intensiva. Stiamo reggendo con grande fatica"

Influenza, boom di casi e letti pieni: "Nove intubati in Terapia intensiva. Stiamo reggendo con grande fatica"

"Con grande fatica stiamo reggendo il colpo". Chiara Gibertoni, direttrice generale dell’Irccs Sant’Orsola, mostra la preoccupazione per l’influenza in crescita, che sembra essere arrivata al picco. Lente di ingrandimento verso il Sant’Orsola, dove sono "nove gli intubati in terapia intensiva per influenza, tutti soggetti non vaccinati – afferma Gibertoni –. Un dato atteso in relazione al picco pandemico e questo fa riflettere, come abbiamo detto tante volte, su come con le vaccinazioni si possa evitare il peggio, anche per un virus influenzale, che sappiamo poter dare delle complicanze polmonari impegnative". I casi sono in aumento e l’incidenza è molto alta: nell’ultima settimana di dicembre, infatti, sono stati stimati 88.665 casi a livello regionale.

"Il flusso del pronto soccorso al Sant’Orsola, come in tutti gli ospedali, è estremamente intenso – evidenzia la direttrice –. C’è stato un grande aiuto da parte di tutte le unità operative. Stiamo cercando di evitare di limitare l’attività chirurgica programmata: questa, purtroppo, è sempre la conseguenza di quando al pronto soccorso si rivolgono molti cittadini da ricoverare. Fino ad ora ci siamo riusciti, anche con una serie di nuove iniziative che stanno dando il loro frutto. Devo ringraziare l’organizzazione che è molto sotto stress".

Nello specifico "abbiamo organizzato uno spazio per anticipare le dimissioni – spiega Gibertoni –. Una volta definito il percorso di ricovero, riorganizziamo gli spazi del pronto soccorso, chiedendo ai reparti internistici di anticipare il più possibile la dimissione, che a volte viene organizzata nel primo pomeriggio e terminata la notte, ma il posto letto è molto urgente. Ci sono delle volte in cui il paziente sosta ancora cinque o sei ore in pronto soccorso: il letto è già stato assegnato, ma fisicamente l’occupante non è ancora stato dimesso. Stiamo cercando di anticipare la disponibilità del letto nei reparti, riorganizzando lo spazio di attesa in pronto soccorso. Una specie di stanza di degenza anticipata".

Nonostante le difficoltà, "continuiamo con il programma operatorio come stabilito – conclude Gibertoni –. Considerando che il Sant’Orsola è un grande polo di attrazione, quindi le liste di attesa sono lunghe, questo è un risultato ottimo".

I dati in crescita e i nove intubati in terapia intensiva mettono in luce l’importanza delle vaccinazioni, in questo caso antinfluenzali, che in Emilia-Romagna sono arrivate a "900mila, in linea con gli altri anni – segnala l’assessore Raffaele Donini –. La raccomandazione è che, nonostante sembra che il picco sia arrivato, le persone più fragili possono ancora eseguire il vaccino".

Mariateresa Mastromarino