NICOLETTA
Cronaca

La campana della Torre degli Asinelli

La Torre Asinelli di Bologna, fin dal XIV secolo, ha una campana che annuncia eventi politici e civili. Un addetto comunale la fa suonare secondo regole precise. Fu realizzata da Andrea da Bologna e ha iscrizioni e decorazioni con il nome di Papa Leone X. Un braciere permetteva di vedere il fumo da lontano. Un corridoio di legno univa le due torri.

Nel volumetto di Francisco Giordano, uscito alcuni anni fa, ’La voce della Torre Asinelli’, in prima pagina si legge: "Sulla sommità della Torre Asinelli, almeno fin dal secolo XIV, è collocata una campana che trasmetteva segnali, avvisi, ordini, oppure annunciava eventi relativi alla vita politica e civile bolognese. Fu sostituita varie volte a causa di rotture o cadute, come riportano le cronache, finché nel dicembre del 1514 fu collocata quella tuttora posizionata nel piccolo locale che emerge dal terrazzo di avvistamento posto sulla sommità della Torre". L’Asinelli era considerata, nell’antichità, un avamposto militare e, come tale, doveva avere dei mezzi di comunicazione per avvisare la città di un pericolo imminente. Uno di questi era il suono della campana regolato da precise disposizioni emanate dalle autorità cittadine e variava a seconda delle stagioni. Un addetto comunale aveva il compito di farla suonare secondo speciali regole. Per molto tempo fu chiamata la campana del fuoco, perché suonava in occasione di un incendio per chiamare la popolazione a spegnerlo. Fu realizzata dal fonditore Andrea da Bologna con i suoi fratelli; vi sono sopra iscrizioni e decorazioni a rilievo con il nome e lo stemma di Papa Leone X; sotto vi è l’immagine della Madonna con il Bambino e di un Crocifisso, a sinistra di questo compare il blasone del legato di Bologna, il cardinale Giulio de’ Medici. Successivamente venne realizzato un braciere dove si bruciavano degli oli particolari, il cui fumo veniva visto da lontano, quindi più efficiente per l’uso che se ne doveva fare, ossia avvertire di un pericolo. Spesso infatti la campana non si udiva. Un’altra curiosità che riguarda l’Asinelli è il corridore, ossia un corridoio di legno che teneva unite le Torri Asinelli e Garisenda, di cui ancora oggi, ai lati, se ne vedono gli attacchi in legno.