La gratitudine nelle parole di una ragazzina

Le parole di questa ragazza esprimono una marea di sentimenti positivi e di gratitudine che costituiscono il pensiero collettivo delle persone che nel disastro hanno perso affetti e tutte quelle cose quotidiane che scandiscono la nostra vita. L’ondata di solidarietà collettiva di questi giorni è partita dalle persone vicine a chi ha subito danni e lutti e si sta allargando a tutto il mondo della società che ci circonda. Tutti convocati, tutti mobilitati. Ci sono gli studenti che hanno mollato i libri per prendere in mano pala e secchio, persone che hanno lasciato il lavoro e indossato gli stivali per andare a dare una mano a chi ne ha bisogno, le raccolte di fondi affiorano ovunque dai grandi gruppi industriali, alle società sportive, ai privati, per non lasciare indietro nessuno. È confortante constatare che una ragazzina di 16 anni sa accorgersi di tutto ciò e lo esprime in una lettera mentre ancora intorno a lei la vita deve riprendere colore. Ha voglia di dirlo, ha voglia di esprimere la sua gratitudine. Applausi. Il suo grazie giunga come un messaggio di gioia alla folla dei soccorritori che ancora corre, lavora senza guardare l’orologio per rimettere in moto la macchina della vita quotidiana verso chi ancora ha i piedi nell’acqua o deve vedersela con le frane che, come anche a Bologna, hanno sfregiato collina e montagna travolgendo strade e case con danni incalcolabili. Nessuno si fermi, #Sempreavanti.

mail: beppe.boni@ilcarlino.net

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