La promessa di Figliuolo: "Primi ristori entro aprile"

Nuova ordinanza alluvione, sul piatto 630 milioni. Presentate 1900 domande

"Una nuova ordinanza, che integra le precedenti già sviluppate in sinergia con le istituzioni del territorio e conferma i primi ristori entro fine aprile, è stata da me firmata e inviata alla Corte dei Conti e sarà operativa nel giro di 7-10 giorni". Parola del generale Francesco Paolo Figliuolo, Comandante operativo di Vertice interforze e Commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione del 2023, sullo stato del rinnovamento e ripristino delle zone alluvionate.

Durante la cerimonia di inaugurazione del 217° anno accademico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura all’interno della biblioteca dell’Archiginnasio, ieri il generale ha sottolineato che questa norma conferma le risorse in arrivo (630 milioni di euro a disposizione più 700 milioni legati al credito d’imposta, ndr) e aumenta le possibilità di fare domanda sulla piattaforma Sfinge, al centro di parecchie polemiche a inizio emergenza legate alla complessità delle procedure per ottenere i ristori. "Adesso – spiega Figliuolo – abbiamo ripensato alle risposte da dare ai cittadini, limando e mettendo a punto un corpo unico. In modo che periti, ma anche i singoli utenti, andando sul sito possano avere tutti gli strumenti utili, senza cercare risposte nelle Faq". Insomma, sono state semplificate le procedure. "Perché, in questo momento, abbiamo 1.900 accessi di persone che sono entrate e hanno messo documenti. Di questi, 550 sono stati assunti e valutati dai Comuni, mentre la metà di queste 550 domande sono arrivate sulla mia scrivania", rimarca Figliuolo, lasciando capire che si tratta di un numero in aumento ma ancora insufficiente.

Dopo essere stato insignito del titolo di Accademico onorario, il generale ha firmato l’accordo con l’Accademia per una collaborazione istituzionale tecnico-scientifica per attività volte alla verifica dell’efficacia dei piani speciali per la ricostruzione. "Durante l’emergenza alluvione, molti terreni agricoli e forestali sono stati abbandonati. In epoca di cambiamento climatico, attraverso uno strumento di raccordo dei programmi infrastrutturali, verranno definiti e programmati i piani e le nuove realizzazioni entro la fine di giugno 2024". È in questo ambito che, ricorda, "la presenza agricola ha una valenza più importante di quella economica, soprattutto nella gestione e nell’ottimizzazione dell’ambiente e della sostenibilità del terreno", afferma. Cambiamento climatico che, però, non è enfatizzato dal presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, Giorgio Cantelli Forti. "Io sarei per non drammatizzare la situazione. Certamente dobbiamo stimolare, educare, migliorare e conservare l’ambiente, oltre ad avere un comportamento più virtuoso. Però, se andiamo a vedere i vecchi testi del passato, notiamo che anche negli scorsi secoli ci sono stati numerosi fenomeni di siccità".

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