La protesta dei tassisti in Liber Paradisus. Poi il corteo delle auto va in piazza Malpighi

I tassisti di Bologna protestano per le 72 nuove licenze taxi e criticano la gestione della mobilità cittadina, durante uno sciopero nazionale.

La protesta dei tassisti in Liber Paradisus. Poi il corteo delle auto va in piazza Malpighi

La protesta dei tassisti in Liber Paradisus. Poi il corteo delle auto va in piazza Malpighi

Che differenza fanno 72 nuove licenze taxi a Bologna se "continuano a creare ciclabili e a far scomparire preferenziali" e gli spostamenti diventano "sempre più complicati dai cantieri del tram"? Se lo chiedono, con polemica, i tassisti, che in occasione dello sciopero nazionale ieri hanno indetto un sit-in promosso da Uiltrasporti e Uritaxi sotto la sede del Comune in piazza Liber Paradisus, con i mezzi fermi parcheggiati in doppia fila su via Fioravanti, sfilando poi in piazza Malpighi, mentre l’assessora alla Mobilità, Valentina Orioli, presentava la nuova linea di bus che collegherà il Marconi con il centro città. Nel mirino resta la questione delle nuove licenze che ha mandato su tutte le furie la categoria, sia per il numero "senza spiegazione", sia perché il costo, che può arrivare anche a 90mila euro, "svaluta l’attività di chi l’ha acquistata a 175.000 euro", spiegano i sindacalisti.