Due grandi aree dismesse, che possono ora rinascere per offrire una risposta alla crescente richiesta abitativa in città, con la realizzazione di alloggi per gli studenti e residenze, senza dimenticare spazi verdi e usi pubblici. Il recupero e la riqualificazione delle ex caserme Stamoto e Perotti sono al centro di due protocolli d’intesa firmati dall’Agenzia del Demanio e dal Comune, per favorire un nuovo impulso alla rigenerazione urbana: i beni, in corso di dismissione dal Ministero della Difesa, rappresentano "un tassello fondamentale per il nostro piano per l’abitare – conferma il sindaco Lepore –. Questi sono due esempi rilevanti di ciò che si può fare grazie al dialogo tra lo Stato e le amministrazioni locali". Per quanto riguarda l’ex Stamoto – che comprende 29 edifici su 130mila mq tra le vie del Parco, Castelmerlo e Felsina –, verrà ricevuta in permuta dal Comune. In un contesto di emergenza abitativa bollente e di proteste degli studenti continue, assoluta priorità sarà dedicata all’individuazione dell’area per le residenze, ma "è presto definire un numero di posti – dice Lepore –. L’obiettivo è quello di fare in modo che siano accessibili agli studenti, soprattutto a quelli che non sono in condizione di affrontare importanti spese". Per accompagnare le fasi di rigenerazione, si avvieranno subito usi temporanei, a cominciare dai due grandi parcheggi. "Il protocollo è operativo e speriamo di concludere la permuta in sei mesi – continua Lepore – dopo, partirà l’iter urbanistico e la progettazione con il coinvolgimento dei cittadini". Per l’ex caserma Perotti, già oggetto di un percorso di valorizzazione avviato nel 2019 per il recupero della prima parte della struttura destinata ai nuovi uffici dell’Agenzia delle Entrate, si dà avvio alla trasformazione urbana totale, di circa sei ettari. "Restituiamo due porzioni significative di spazio urbano alla città – afferma Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture – nella disponibilità di chi ritiene utile intensificare l’azione sia sull’aspetto delle politiche abitative sia del recupero funzionale alla riqualificazione urbana. Cercheremo di garantire, con il Comune, un giusto equilibrio tra l’utilizzo di queste strutture e la fruibilità per la città".
Giorgia De Cupertinis
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