NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

La stretta al Gran Reno. Cento operatori, controlli alle stazioni ed educatori di strada

Gli agenti della Polfer si occuperanno di identificazioni a campione . Il questore Sbordone: "Nessuna persecuzione, aiutiamo questi ragazzi".

La stretta al Gran Reno. Cento operatori, controlli alle stazioni ed educatori di strada

La stretta al Gran Reno. Cento operatori, controlli alle stazioni ed educatori di strada

Oltre cento operatori delle forze dell’ordine. A cui si aggiungeranno quaranta addetti alla vigilanza privati. E poi controlli in stazione, da quella di Bologna fino a quella a ridosso del centro commerciale Gran Reno, da parte della Polfer, e militari dell’Esercito di Strade sicure in pattuglia. Il tutto, come ha spiegato il questore Antonio Sbordone, per "garantire serenità a tutti i frequentatori del centro commerciale". Ieri mattina, come tutti i venerdì fino al prossimo 30 maggio, in Questura si è tenuto il primo dei tavoli di coordinamento tecnico decisi la scorsa settimana in Prefettura. Personale di polizia, carabinieri, Guardia di Finanza ed Esercito si è confrontato sulle attività da mettere in campo già a partire da oggi allo Shopville, per risolvere il problema degli assembramenti ‘molesti’ di centinaia di ragazzini, tornati all’attenzione delle cronache dopo il concerto abusivo del trapper Medy Cartier. Al tavolo c’era anche l’assessore alla Sicurezza di Casalecchio Paolo Nanni, che ha illustrato le iniziative del Comune: tra queste, oltre ai controlli della polizia locale, c’è il progetto degli educatori di strada che, come già sperimentato al Meraville, instaurando un dialogo con i ragazzini, proveranno a intercettarne disagio e bisogni.

"Il nostro non è un controllo selettivo, non è finalizzato a perseguire o perseguitare una parte della popolazione – ha spiegato il questore Sbordone –, abbiamo però la assoluta consapevolezza che il fenomeno di ragazzini extracomunitari, in parte ospiti di comunità, in parte italiani di seconda generazione, è un fenomeno critico che va seguito, controllato, affinché la loro vita sociale e di svago si svolga nel modo più sereno possibile. Nel ragionamento non va dimenticato che, a fronte di centinaia di ragazzini che trovano nel Gran Reno un momento di divertimento e di svago ci sono poi migliaia di avventori e famiglie che anche loro devono avere la possibilità di stare in serenità e in pace". I controlli rafforzati - di cui si è avuta un’anteprima, di successo, sabato scorso - si svilupperanno nella fascia oraria pomeridiana, tra le 14 e le 20 (quando c’è l’ultimo treno utile per riportare a casa i ragazzini). "Noi siamo forze di polizia – ha detto il questore –, non siamo qui per criminalizzare questi ragazzi, ma seguirli vuol dire anche abituarli alla convivenza civile". "Il Gran Reno – ha aggiunto l’assessore Nanni – è una risorsa per tutto il territorio: siamo contenti che i giovanissimi frequentino lo Shopville, ma va fatto con i dovuti modi".