La riqualificazione delle ali A e B del Policlinico (illustrate dalla direttrice sanitaria, Consuelo Basili) fa parte del progetto di ammodernamento per oltre 280 milioni di investimenti che andrà avanti fino al 2035.
Polo Penumo-nefro-urologico: realizzato nell’area dell’attuale padiglione 12, vedrà un investimento di 64 milioni di euro si comporrà di un blocco operatorio, un’area ambulatoriale, una riservata anche alla didattica, oltre all’area logistica e a un parcheggio interrato. La gara per il progetto esecutivo è stata aggiudicata e l’avvio lavori previsto entro 2025.
Polo Materno infantile: ampliamento e ristrutturazione del padiglione 4 (con destinazione Ostetricia e ginecologia) e la ristrutturazione edilizia del padiglione 13 (Pediatria), del padiglione 16 (ex Pronto Soccorso) e la demolizione del padiglione 21. Investiti quasi 42 milioni e i lavori sono avviati da ottobre 2020.
Polo della ricerca scientifica: adeguamento normativo di parte del padiglione 3 per la realizzazione di aree direzionali, costo 5 milioni, fine lavori entro il 2026; ripristino strutturale, 5 milioni, progettazione in corso.
Polo attività ambulatoriali specialistiche: demolizione e ricostruzione del padiglione 26 per realizzare palazzina ambulatori endocrinologia e diabetologia, 11 milioni l’investimento, fine lavori entro il 2026.
Torre biomedica: nei padiglioni 12 e 22 una nuova struttura per la formazione e lo sviluppo della ricerca, 29 milioni di euro l’investimento, cantieri avviati.
Padiglione Gozzadini: l’intervento restituirà alla città una delle opere architettoniche più importanti di inizio 900 (il padiglione 10) per la sua storia e per la sua qualità architettonica. L’intervento, progettato e realizzato dall’Università per funzioni didattiche, 5 milioni il costo dell’opera già cantierizzata.
Nuovo polo ematologico Lorenzo e Ariosto Seràgnoli: nel padiglione 7N, progettazione e realizzazione a cura della Fondazione Hospice Maria Teresa Chiantore Seràgnoli del nuovo complesso che sarà articolato su sei livelli. L’impegno economico assunto dalla Fondazione è di 30 milioni e l’opera (foto) è già avviata.
m.ras.
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