L’amore per la musica vola lontano. Un premio per Alberto Alberti

Perugia intitola un concorso al bolognese che portò le star Usa in Italia e diede vita al Jazz Festival. Il fratello Paolo: "Sono onorato. Così l’Umbria fa un lavoro importante a favore dei giovani".

L’amore per la musica vola lontano. Un premio per Alberto Alberti

L’amore per la musica vola lontano. Un premio per Alberto Alberti

"È una cosa che mi rende orgoglioso, soprattutto perché è fatta con il cuore". Così Paolo Alberti, promotore della Strada del Jazz, commenta il ’Premio Perugia Alberto Alberti per il jazz’ che la città umbra proprio in questi giorni ha deciso di istituire in memoria del bolognese che portò la grande musica americana a Bologna e in Italia dando vita, nel 1973, a ’Umbria Jazz’. Si tratta di un concorso per solisti, band ed ensemble che garantisce la vincitore un contratto discografico della GleAm Record, con produzione, pubblicazione e distribuzione su tutto il territorio nazione di un cd e relativa promozione.

"Per i giovani il mondo della misica, soprattutto nell’ambito del jazz, è difficile: i club sono sempre meno, e per chi esce dai conservatori è complicato trovare occasioni per esibirsi. Per questo – prosegue Alberti – il nuovo concorso è importante: guarda ai giovani e al futuro della musica. Il festival negli anni è cambiato, quando mio fratello lo ha creato era il centro dei grandi nomi del jazz mondiale, oggi quella generazione non c’è più, ed è giusto ampliare gli orizzonti". Ma Paolo Alberti ci tiene a non dimenticare il passato: "Come Strada del jazz il nostro compito è di ricordare il ruolo che Bologna ha avuto agli inizi, al centro di tutto, tra gli anni ’50 e ’60. A settembre la nuova stella sarà dedicata ad Amedeo Tommasi, grande pianista jazz scomparso nel 2021 e come sempre ci saranno i concerti, regalo alla città". Tommasi nel 1961 conosce Chat Baker, entrando ben preso a far parte del suo gruppo. Poi la sua carriera prosegue sempre ai massimi livelli, collaborando tra l’eltro per 20 anni con Ennio Morricone e componendo moltissime colonne sonore ad esempio per i film di Pupi Avati.

La storia di Alberto Alberti non è mai abbastanza ricordata: mentre attirava in Italia il gotha del jazz mondiale trasformando Perugia in una Woodstock in salsa medievale, sotto le Due Torri già nel 1958 insieme a Cicci Foresti dava vita al Bologna Jazz Festival, manifestazione che ancora oggi contribuisce alla linfa di Bologna Città della Musica.

m. s.