
"L’Arca sull’albero" per i bimbi. Ecco l’hospice firmato da Piano: "È stata la mia sfida più difficile"
"Umanamente è stata la sfida più difficile che abbiamo mai intrapreso". L’architetto Renzo Piano, cui è stata affidata la progettazione, ha presentato così l’hospice pediatrico "L’Arca sull’albero", ideato dal suo studio e finanziato dalla Fondazione Hospice Maria Teresa Chiantore Seràgnoli Onlus, con l’obiettivo di assistere e migliorare la qualità della vita di bambini e adolescenti, fino a 18 anni, e delle famiglie. "L’Arca" racchiude quattordici stanze, 8.350 metri quadrati di superficie e uno staff di 50 tra operatori sanitari, socio-sanitari e addetti ai servizi generali. Presenti poi una sala del commiato, uno spazio meditativo e multiconfessionale, oltre all’angolo di arte terapia. Emozionato nel raccontare l’opera, Piano ha citato il "Barone rampante" di Italo Calvino: "Il barone va a vivere sugli alberi, il sogno di ogni bambino. È così che è nato questo progetto, guardando il bosco che circonda il torrente". Poi è stato pensato il simbolo dell’arca, che accomuna uomo e natura: così la casa sull’albero diventa l’arca sospesa, dove trovare sollievo avvolti dal bosco e dalle pareti in cedro americano che colorano i corridoi e le stanze. "Ci hanno sottratto la bellezza, dobbiamo rappresentarla", ha detto Piano. Obiettivo riuscito, la bellezza richiamata dall’architetto è ovunque: gli oblò per vedere le stelle, incastrati nel soffitto delle stanze dei bimbi; la luce rende il concetto di sospensione; i ponti sono rami e gli ascensori ricordano il tronco dell’albero. Intanto in Italia c’è bisogno di 35mila posti letto per le cure palliative dei bambini e soltanto il 15% trova risposta. La struttura, l’ottava nel nostro Paese, tenta di risolvere il problema. "Qui la dignità e la cura del paziente sono parte integrante e fondante del processo terapeutico", ha detto Isabella Seràgnoli, mente della fondazione, elogiata anche da Piano ("questa arca è un suo ritratto"). Dopo avere attraversato la zona iniziale dell’accoglienza, Stefano Russo, architetto e associato dello studio Piano, ha raccontato i vari spazi dell’Arca sull’albero. "Un posto molto tecnologico e un lavoro semplice e sobrio, che fa stare bene i bambini". L’edificio potrà ospitare pazienti dopo l’estate. Accreditato dal Ssn come centro di riferimento regionale per le cure palliative pediatriche, per accedervi bisognerà essere inseriti nella rete regionale.
Giovanni Di Caprio