GEMMA GEREVINI
Cronaca

Lavoro e fragilità, un nuovo ponte. L’impegno di Cna e Antoniano

Il progetto tra gli artigiani e la onlus per far incontrare offerta e domanda di manodopera: già quattro coinvolti. Assistititi soprattutto giovani tra 18 e 35 anni e migranti. Fra Cavalli: "I bisogni si allargano sempre più".

Lavoro e fragilità, un nuovo ponte. L’impegno di Cna e Antoniano

Lavoro e fragilità, un nuovo ponte. L’impegno di Cna e Antoniano

"Non più progetto, ma realtà". Così Antonio Gramuglia, presidente di Cna, durante la firma dell’accordo che avvia il ‘Progetto di accompagnamento al lavoro’ con Antoniano Onlus. La collaborazione, attiva da anni, ha raggiunto il culmine lo scorso Natale con la Cena del Cuore, il cui ricavato è stato devoluto alla mensa dell’Antoniano. Il progetto mira a creare un ponte tra chi cerca lavoro e le imprese bisognose di manodopera. Le piccole e medie imprese affrontano infatti un’emergenza: il 40% necessita di personale specializzato, ma il 10% cerca anche manodopera non specializzata.

Il progetto è appena iniziato, ma quattro candidati sono già stati messi in contatto con le aziende. Ogni anno lo sportello lavoro di Antoniano supporta circa 70 persone, mentre 260 usufruiscono del servizio mensa e 102 degli appartamenti.

Fra Giampaolo Cavalli, direttore dell’Antoniano, ricorda come il lavoro è uno strumento per la realizzazione della propria identità: "San Francesco considerava il lavoro come un dono, anzi insisteva perché chi non sa impari". L’obiettivo non è solo quello di avvicinare le persone alle aziende, ma di farlo in un’ottica francescana, di creare lavoro dignitoso. Andrea Bargiacchi, responsabile dell’area economico-sindacale di Cna, spiega che "la garanzia del contratto a tempo indeterminato dipende dalle singole imprese, ma è uno degli obiettivi finali dell’accordo".

Lo sportello accoglie uomini e donne tra 18 e 35 anni, prevalentemente migranti, con diverse esperienze professionali. Dopo la pandemia, il numero di richiedenti è più che raddoppiato: "I numeri ci raccontano di un contesto sociale dove i bisogni si allargano sempre di più", commenta Cavalli.