Le imprese colpite dall’alluvione. Dal ministero arrivano 50 milioni

Arrivano fondi dal ministero delle imprese e del made in Italy per il rilancio dei territori colpiti dalle alluvioni di maggio dell’anno scorso in Emilia-Romagna, nelle Marche e in Toscana. È stato infatti firmato un accordo di programma con le tre Regioni, che disciplina "gli interventi di riconversione e di riqualificazione produttiva" nei territori interessati dagli eventi alluvionali dell’anno scorso. Ne dà notizia il Mimit, precisando di avere assegnato 50 milioni di euro in totale per salvaguardare i livelli occupazionali e per il recupero della capacità produttiva dei territori. In attuazione del Dl Energia in fase di conversione, il Mimit ha inoltre avviato l’iter per la sottoscrizione di un analogo accordo di programma con la Regione Toscana per i territori interessati dall’alluvione di ottobre e di novembre. La dotazione è di ulteriori 50 milioni di euro. Nel corso di un primo incontro tra i tecnici del Mimit e della Regione Toscana, che si è tenuto nelle ore scorse su proposta del ministro, Adolfo Urso, gli uffici del Mimit hanno sottoposto una prima bozza dell’accordo di programma e del relativo avviso. In particolare, per l’ammissibilità alle agevolazioni previste per le imprese colpite dall’alluvione del maggio del 2023, spiega il Mimit, "i progetti devono prevedere un programma, da realizzare entro dodici mesi dalla data di ultimazione degli investimenti, finalizzato a un incremento occupazionale oppure al mantenimento del numero degli addetti dell’unità produttiva interessata dagli investimenti. In quest’ultimo caso, l’unità produttiva deve essere operativa da almeno un biennio". Un comitato tecnico composto da cinque membri – due in rappresentanza del ministero delle imprese e del made in Italy e i restanti per le tre Regioni – si occuperà dell’attuazione, del coordinamento e del monitoraggio degli interventi con il supporto tecnico di Invitalia. Il provvedimento, che ha l’obiettivo di supportare le imprese dei territori alluvionati, si aggiunge a quello di accesso all’apposita sezione del Fondo di garanzia delle Pmi, che è divenuto operativo a giugno dell’anno scorso.