Le macchine agricole rallentano: "Servono subito incentivi statali"

Nei primi tre mesi del 2024 vendite in calo per tutte le tipologie. Soffrono anche Emilia Romagna e Marche

Le macchine agricole rallentano: "Servono subito incentivi statali"

Le macchine agricole rallentano: "Servono subito incentivi statali"

di Marco Principini

ROMA

Non sorride il mercato delle macchine agricole. Pesano infatti sul settore contrazione dei redditi, stretta monetaria, incertezza geopolitica e inflazione che condizionano appunto l’andamento nel primo trimestre dell’anno. I dati relativi alle immatricolazioni - elaborati da FederUnacoma (l’associazione italiana dei costruttori presieduta da Mariateresa Maschio) sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - indicano per i mesi tra gennaio e marzo una flessione consistente per tutte le principali categorie di macchine agricole. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono in calo sia le trattrici, che segnano un -25% fermandosi a 3.812 unità vendute (erano state 5.083 nel 2023), sia le mietitrebbie, che registrano un passivo del 56,7% (26 mezzi immatricolati nel 2024 contro i 60 del 2023). Per quanto riguarda le altre tipologie di macchine, le trattrici con pianale di carico registrano una flessione del 18,4% in ragione di 129 unità (158 nel 2023), mentre i rimorchi agricoli riescono a limitare il passivo al 6,1%, con un totale di 1.800 mezzi immatricolati nel trimestre (1.920 nel 2023). Entrando nei dettagli, l’Emilia Romagna ha avuto un calo nelle vendite delle trattrici del 34% (da 491 a 324), mentre le Marche hanno registrato un -30,4% (da 125 a 87).

"A fronte di una domanda di tecnologie per l’agricoltura che rimane potenzialmente elevata - come dimostra la crescita dell’usato (nel 2023 +8,1% sul 2022) - la stagnazione dei redditi agricoli e l’incremento dei costi di produzione, insieme con le perduranti incertezze sullo scenario geopolitico, hanno finito per disincentivare gli investimenti in tecnologie agricole", spega una nota di FederUnacoma. "Tra i fattori che in questi mesi hanno influenzato l’andamento del mercato un peso di rilievo ha avuto anche la politica monetaria restrittiva – continua la nota – seguita dalla Banca centrale europea. L’incremento dei tassi d’interesse si combina con l’aumento dei prezzi dei listini e questo rende più difficoltoso, per le imprese agricole e i contoterzisti, l’acquisto di mezzi nuovi. Nell’attuale congiuntura gli strumenti d’incentivazione statale, specie se a programmazione pluriennale, sono più che mai importanti per rilanciare gli acquisti di macchine di nuova generazione, e con esse il processo di digitalizzazione e ammodernamento dell’economia agricola nazionale".