Lepore, scintille su Palazzo Pepoli: "Borgonzoni dialogherà dopo le urne"

Lepore all’inaugurazione del murale per Matteotti al liceo Copernico punge la sottosegretaria leghista. Ma poi sul museo della Città apre: "Ci sarà un’altra collocazione. Ma non credo ci saranno ritardi".

Lepore, scintille su Palazzo Pepoli: "Borgonzoni dialogherà dopo le urne"

Lepore, scintille su Palazzo Pepoli: "Borgonzoni dialogherà dopo le urne"

Nel giorno dell’inaugurazione del murale con il volto di Giacomo Matteotti sulla facciata del liceo Copernico per il centenario dell’assassinio del deputato socialista, torna la polemica politica tra Matteo Lepore e la sottosegretaria leghista Lucia Borgonzoni. Motivo del contendere il prossimo smantellamento del museo della Città e le critiche dell’esponente del Carroccio alla gestione del patrimonio culturale bolognese. Scintille che arrivano dopo che il sindaco ha aperto il programma di iniziative culturali di Comune, Università e Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, dedicate al politico ucciso dai fascisti il 10 giugno 1924. Il legame tra Matteotti e Bologna – all’Alma Mater studiò e si laureò – verrà sancito con la posa il 10 giugno di una targa in via Fondazza 32, nella casa dove il politico visse da studente.

Il murale è stato realizzato dallo street artist Francesco Ferreri, noto come Chekos’art, e a corredo c’è la frase di Matteotti: "L’amore alla collettività deve diffondersi tra noi". Parole tratte dal suo scritto del 1908 sul periodico ’La Lotta’. "Nella storia di Matteotti, primo martire del fascismo, c’è la storia della nostra democrazia", le parole di Lepore. Che ricorda l’installazione luminosa che verrà accesa il 10 giugno in via Matteotti, sul ponte della stazione, con la frase del deputato socialista: "Noi siamo per la più intera e assoluta libertà per tutti".

PALAZZO PEPOLI

Il sindaco è poi intervenuto sulla querelle legata al museo della Città di Palazzo Pepoli che dovrebbe essere spostato e sostituito dal nuovo museo Morandi. Una scelta criticata ieri anche dal pittore Renato Barilli, ma in primis dalla sottosegretaria Borgonzoni che, al Carlino, ha sottolineato alcune criticità, a partire dagli 85 reperti di proprietà dello Stato presenti a Palazzo Pepoli. "Dobbiamo ancora presentare il progetto alla Soprintendenza. Ma ho molto fiducia nella soprintendente Francesca Tomba", le parole di Lepore. E sulla richiesta di riconoscimento del diritto d’autore da parte dell’architetto Mario Bellini, autore dell’allestimento del museo della Città, il sindaco minimizza: "Non temo ritardi e credo che per questa esposizione una collocazione futura possa esserci". In riferimento, invece, al milione di euro stanziato dal ministero della Cultura per l’Abbazia di Santo Stefano che necessita di manutenzione, lancia una frecciatina: "Bene le risorse. Ma noto da Borgonzoni una vena polemica. Vorrei si tornasse alla stagione della collaborazione. Ma forse il dialogo riprenderà dopo le Europee...".

EX BREDA

Lepore, infine, interviene su Industria italiana autobus, dopo l’ennesimo incontro al ministero delle Imprese e del made in Italy da cui è emerso che i cinesi di Ccig nei prossimi giorni visiteranno i siti di Bologna e Flumeri. L’ex Breda "va salvaguardarla con un progetto made in Italy. Si va verso Oriente, ma a me piacerebbe che si rimanesse sul territorio", dice il sindaco. E aggiunge: "La proposta dev’essere italiana e credibile. Noi siamo fiduciosi che a Bologna e in Emilia-Romagna ci siano ottimi imprenditori e aziende solide", dice riferendosi alla cordata bolognese di Marchesini, Gruppioni e Stirpe.

Rosalba Carbutti