Liberalizzazione degli usi urbani: "Lasciamo decidere il mercato"

Proposta di legge in Emilia-Romagna per liberalizzare il suolo pubblico, mantenendo la sovranità dei Comuni ma cedendo al mercato la decisione sui cambi d'uso. Obiettivi: massimizzare le risorse urbane, aumentare la concorrenzialità e ridurre il carico fiscale.

Liberalizzazione degli usi urbani: "Lasciamo decidere il mercato"

Liberalizzazione degli usi urbani: "Lasciamo decidere il mercato"

Liberalizzare il suolo pubblico nella regione, tramite una modifica dell’art 28 della Legge regionale 15/2013, è la proposta di legge avanzata da Mauro Felicori, assessore alla Cultura e al paesaggio dell’Emilia-Romagna, assieme a Giovanni Salizzoni, ex-vicesindaco di Bologna, e Giovanni Crocioni, docente di urbanistica dell’Alma Mater.

"Crocioni e Salizzoni mi hanno sottoposto questo progetto che ho trovato molto interessante, pertanto ho deciso di esporla a voi per aprire una discussione", esordisce Felicori durante la conferenza stampa.

La fase di tale proposta di legge è solo preliminare: mira a mantenere invariata la sovranità dei Comuni sul territorio in modo tale che possano decidere dove si possa costruire e dove no, quali superfici adibire a spazi verdi, come organizzare il sistema trasportistico e così via.

Ma perde il potere di decidere sulla funzione di quanto sarà, rinunciando ai cambi d’uso e lasciando decidere al mercato.

"Tre sono gli obiettivi di tale proposta di legge – spiega Crocioni –: utilizzare le risorse urbane al massimo delle loro potenzialità, aumentare la concorrenzialità tra gli imprenditori, riqualificare i capannoni che sono in uno stato di degrado e ridurre il carico fiscale". I punti cardine del progetto mirano, dunque a una semplificazione di tutte le procedure e a richiamare gli investitori che oggi scappano. "Oggi, il piano regolatore non c’è più, siamo in una situazione di disorientamento. Nulla è chiaro per un imprenditore che vorrebbe investire", chiude Salizzoni.

Mariantonietta Sornatale