PAOLO ROSATO
Cronaca

L’impatto della Città a 30 all’ora. Bus ancora in ritardo di 20 minuti. I sindacati chiedono preferenziali

Incolonnamenti dai Prati di Caprara fino a piazza XX settembre. Ma influiscono anche i cantieri del tram. Filt-Cgil: "Servono subito più corsie dedicate al trasporto pubblico". Uil Trasporti: "Lepore ci incontri".

L’impatto della Città a 30 all’ora. Bus ancora in ritardo di 20 minuti. I sindacati chiedono preferenziali

L’impatto della Città a 30 all’ora. Bus ancora in ritardo di 20 minuti. I sindacati chiedono preferenziali

Si incolonnano gli autobus a Bologna, dai Prati di Caprara fino a piazza XX settembre e in via Arno. Anche al termine del secondo giorno di Città 30 (con le multe), il bilancio parla di ritardi medi di 15-20 minuti su numerose tratte. Non è una stima ufficiale, perché per ora Tper non ha dato fuori nessuna statistica sugli effettivi tempi di percorrenza, ma secondo quanto filtra anche l’azienda sarebbe consapevole delle difficoltà di questi giorni. Intanto è molto magro il bottino delle multe del secondo giorno: una sola, ieri, per lo sforamento dei 30 all’ora.

Che però i bus abbiano rallentato per forza di cose, assieme alle auto, è un fatto, e per tutta la giornata di ieri hanno viaggiato sui social diverse immagini di un centro di Bologna parecchio imballato. Città 30 e cantieri del tram, il menù è noto. Anche Galeazzo Bignami (FdI), viceministro ai Trasporti, ha postato immagini eloquenti riguardo al nodo della stazione centrale. I sindacati dei bus stanno già chiedendo un confronto al Comune in tempi brevi, fermo restando che un tavolo sulla mobilità bolognese e le sue spine è permanente. "Anche oggi (ieri, ndr) abbiamo avuto ritardi delle stesse dimensioni della giornata inaugurale, circa 20 minuti – spiega Max Colonna di Uil Trasporti –. Questo è quello che ci arriva, ma è presto per dire una cosa definitiva, servono un po’ di settimane". Le corse più ’frenate’ sono quelle che stanno più dentro la Città 30, come "il 19, il 27, il 20. Diversa la situazione per chi viaggia fuori, come 32 e 33 che fanno i viali. I ritardi non possono durare, altrimenti perdiamo passeggeri, chiediamo subito un incontro al sindaco". Filt-Cgil torna a chiedere delle "più preferenziali – dichiara Andrea Matteuzzi –, c’è sicuramente un’allerta sui ritardi, che risultano non riferibili soltanto alla Città 30, ma c’è anche un tema di stress e tensione da parte degli autisti. Serve un dialogo serrato con l’amministrazione, ben vengano nuovi incontri e si metta l’accento sulla creazione di nuove corsie preferenziali".

L’opinione poi di Aldo Cosenza, segretario generale di Fit-Cisl. "Abbiamo sempre sostenuto sia il green sia la sicurezza stradale. Ridurre la velocità può portare benefici? Sì, ma ho seri dubbi che questo tipo di riduzione abbassi l’inquinamento – sottolinea –. Piuttosto, il problema vero quello di far diventare il trasporto pubblico locale più efficente, più efficace e più attraente. Diversamente, il caos disincentiva le persone a utilizzarlo. In più c’è una crisi di personale legata all’incredibile caro-affitti in città e ai bassi salari d’ingresso per i nuovi autisti. Si riveda il Pums, si renda il servizio più organizzato in questa giungla di cantieri. Nelle città europee dove c’è la Città 30,funziona un trasporto pubblico locale di metropolitana o di tram che è intelligenze ed è efficace".